Barbara Berlusconi a un anno dalla scomparsa di papà Silvio: «Fu perseguitato, 4mila udienze e 86 processi hanno compromesso la sua salute»

La terzogenita dell’ex premier, morto il 12 giugno 2023, punta il dito contro la magistratura politicizzata e auspica la riforma della giustizia nell’intervista al Tg1

«È stato il leader politico più perseguitato al mondo con più di 4mila udienze e 86 processi. Un accanimento da parte di una parte della magistratura politicizzata che è durato quasi 30 anni e che ne ha gravemente compromesso la salute». In una intervista al Tg1 Barbara Berlusconi parla a un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi da Villa Macherio. L’ex premier, fondatore di Mediaset e a lungo presidente del Milan, è morto il 12 giugno 2023 per le conseguenze di una leucemia mielomonocitica cronica. «Mio padre ha cambiato l’Italia modernizzandola, nell’imprenditoria, nello sport, nei media e soprattutto nella politica con l’introduzione del bipolarismo», le parole scelte dalla terzogenita alla Rai, figlia del secondo matrimonio tra Berlusconi e Veronica Lario, «è stato molto amato perché ha sempre difeso la libertà come diritto naturale dell’uomo in contrapposizione a uno Stato più oppressivo e non al servizio dei cittadini, come lui invece auspicava. E poi è stato certamente contrastato». Ricordando il padre, il suo impegno in politica con Forza Italia ma anche nel mondo degli affari, Barbara Berlusconi – che fu vicepresidente e Ceo del Milan prima della cessione a Li Yonghong – auspica poi una rapida approvazione da parte del Parlamento della riforma della Giustizia promossa dal ministro Carlo Nordio e voluta dal governo Meloni.


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