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Russia: navi da guerra in arrivo a Cuba, mentre nell’Atlantico si sperimentano gli ipersonici Zirkon

11 Giugno 2024 - 15:26 Redazione
Ad annunciarlo il comandante della Marina, Alexander Moiseev, citato dalla Ria Novosti, «nell'ambito della cooperazione internazionale tra Mosca e Havana»

Alcune navi da guerra russe della Flotta del nord arriveranno domani a Cuba. Ad annunciarlo il comandante della Marina, Alexander Moiseev, citato dalla Ria Novosti. «Lo confermo, rientra nell’ambito della cooperazione internazionale tra Russia e Cuba», ha precisato il militare. Forze statunitensi e canadesi seguono come un’ombra la flottiglia russa che ha superato la costa orientale della Florida nel suo cammino verso Cuba. Secondo quanto riporta Newsweek per monitorare i russi è stato messo in campo anche un aereo P-8A Poseidon, specializzato in sommergibili. Le navi impegnate nel monitoraggio sarebbero la Cg Stone, i cacciatorpediniere Uss Truxtun e USS Donald Cook, e la fregata canadese HMCS Ville de Quebec. Mentre invece nell’Atlantico viene simulato il lancio di alcuni missili da parte delle forze di Mosca. La fregata russa Ammiraglio Gorshkov, che trasporta anche gli ipersonici Zirkon, e il sottomarino nucleare Kazan stanno compiendo esercitazioni nell’area, con l’impiego di armi guidate di precisione. A ribadirlo è il ministero della Difesa. Durante le manovre sono stati simulati al computer lanci di missili fino ad oltre 600 chilometri di distanza, ha precisato il dicastero, citato dall’agenzia Interfax.

Cina: «Al G7 non accetteremo sanzioni verso Mosca»

La Cina non ha intenzione «di accettare alcuna sanzione unilaterale illegale: la normale cooperazione economica e commerciale tra Cina e Russia non sarà interrotta da alcun soggetto terzo». Questo il commento del portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian sulle ipotesi che l’imminente G7 di Borgo Egnazia possa «mettere in guardia i piccoli istituti finanziari cinesi sulle transazioni relative alla Russia» per scoraggiare la copertura finanziaria a più ampio raggio. Pechino «adotterà tutte le misure necessarie per difendere i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi». 

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