Bruxelles, l’accordo tra Salvini e Le Pen per unire le destre: «Nessuna apertura a sinistre ed eco-fanatici»
Dopo il risultato delle Europee, che ha visto le destre del gruppo Identità e Democrazia all’Europarlamento aumentare i propri consensi senza tuttavia riuscire a spostare troppo gli equilibri, i leader nazionali delle singole formazioni si sono dati appuntamento a Bruxelles per decidere le prossime mosse. In Austria gli estremisti del Fpo sono balzati in testa davanti a tutti, prendendo 6 seggi, in Francia Rasemblement National ha travolto gli avversari e provocato un terremoto politico, culminato con la decisione del presidente Macron di sciogliere l’Assemblea e andare a elezioni anticipate. Seppur in netto calo rispetto a cinque anni fa (passato da 28 a 8 seggi), la Lega di Matteo Salvini è comunque tra i partiti più importanti dell’eurogruppo, e prima dell’incontro generale si è visto con Marine Le Pen per un faccia a faccia. Unità del centrodestra, nessuna apertura a sinistre ed eco-fanatici, determinazione a cambiare questa Europa: queste le priorità stabilite individuate dai due leader, la cui truppa al Parlamento europeo – a meno di sorprese – sarà all’opposizione. «I cittadini europei si sono espressi con grande chiarezza. Solo Macron e Von der Leyen non se ne sono accorti», ha dichiarato Salvini a margine del colloquio. Poi è iniziato l’incontro con gli altri politici, Geert Wilders, Tomio Okamura, Harald Vilimsky, Gerolf Annemans, Tom Van Grieken, Morten Messerschmidt, André Ventura.
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