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Chiara Ferragni, sbarcano nuovi manager per recuperare i contratti commerciali persi dopo il caso Balocco

12 Giugno 2024 - 19:04 Alba Romano
chiara ferragni 6 milioni
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L'operazione dell'influencer per tentare di portare in salvo i rapporti di Fenice srl con i brand

L’impero di Chiara Ferragni è in fermento. Dopo le ampie deleghe affidate alla madre Marina Di Guardo in Sisterhood, la holding personale dell’influencer, arriva un riassetto strategico in Fenice srl, la società che possiede il brand di Ferragni e gestisce le licenze. Fonti del Messaggero.it rivelano che Alchimia, il principale azionista di Fenice con una quota del 40%, ha distaccato un proprio manager, Lorenzo Castelli, esperto in ambito commerciale. Castelli si aggiunge così ad Alessandro Marina, un noto consulente milanese recentemente reclutato da Ferragni per rafforzare i rapporti commerciali, deteriorati dal caso Balocco e le successive inchieste giudiziarie. L’arrivo di Castelli, dopo la madre, rappresenta un chiaro segnale di una revisione e di un potenziamento manageriale all’interno di Fenice. Tuttavia, la presenza di Castelli, inviato da Alchimia, sembra avere le caratteristiche di un “commissario” del principale azionista. Sisterhood detiene il 32% della società, mentre Pasquale Morgese, imprenditore pugliese e partner di Chiara Ferragni Shoes, possiede il 27,5%, acquisito in sostituzione dell’ex socio storico Pasquale Pozzoli.

I rapporti commerciali

Alessandro Marina, già parte del gruppo cinque anni fa, insieme a Castelli, ora dovrebbe essere incaricato di rivitalizzare i rapporti con i licenziatari, il merchandising e l’e-commerce. Il caso Balocco, che ha portato a una multa di 400 mila euro dall’Antitrust e la revoca dell’accordo commerciale con Safilo per violazione dei principi etici, hanno evidenziato la necessità di un riassetto profondo in Fenice. Paolo Barletta, a capo di Alchimia, ha confermato al Messaggero un negoziato in corso con Avm Gestione di Giovanna Dossena per un’alleanza strategica. Le trattative riguardano la governance e le valutazioni economiche, ma non si concluderanno prima dell’approvazione del bilancio 2023 di Fenice, che potrebbe richiedere un’iniezione di nuovo capitale. Intanto, la madre di Ferragni ha preso una fetta importante di poteri sulla società: assunzioni e licenziamenti di personale, sottoscrizione e revoca di contratti, gestione di conti correnti e fidi, operazioni bancarie, e rappresentanza della società in giudizio e presso enti pubblici.

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