Diventa sindaco senza volerlo, il caso del turista a Cibiana di Cadore: eletto contro l’amico che gli ha chiesto di candidarsi

Poco più di 300 anime e il rischio che senza avversari, il sindaco uscente non avrebbe raggiunto il quorum. Perciò il pensionato veneziano si è messo a capo di una lista civetta. Che però è stata la più votata

Si è già guadagnato l’appellativo di «sindaco turista» il signor Sandro Gerardi, eletto a sua insaputa e contro di fatto la sua volontà primo cittadino di Cibiana di Cadore, in provincia di Belluno. Nelle valle del Comelico il signor Gerardi ci va in vacanza da una vita, sin dall’infanzia, come racconta al Corriere della Sera. Finché nel 2007 «abbiamo preso una casa con la mia famiglia, ci andavamo d’estate ma anche tutti i fine settimana. Sono andato in pensione nel 2020, da quel momento mi sono trasferito per periodi più lunghi e ho cominciato a conoscere la vera di vita di montagna».


Gerardi però vive a Venezia e il suo nome in cima alla lista «Cibiana due» doveva esserci solo per dare una mano al suo amico, il sindaco uscente Mattia Gosetti. È stato proprio lui a chiamare il 68enne per congratularsi della vittoria: la sua sua lista aveva preso il 55,03% di voti, contro il 44,97% di «Noi per Cibiana». L’ormai ex sindaco e amico gli manda un messaggio e lo avvisa: «L’ho trovato assurdo – ha commentato Gerardi – Fin da subito mi ero candidato come lista civetta, per dar modo al sindaco di fare un secondo mandato. Qui a Cibiana ci sono 330 abitanti in aggiunta altri 500 o poco più votano all’estero, non avremmo raggiunto il 40%. Anche durante la campagna elettorale – ricorda il neosindaco – ho fatto un lavoro low profile, a me non interessava proprio la candidatura».


Ma alla fine il popolo di Cibiana ha parlato e se n’è infischiato dell’accordo tra i due amici: «Penso ci sia stato un voto di protesta, che io personalmente ritengo ingiustificato». Gerardi elenca i tanti finanziamenti ottenuti per il paese dall’amico sindaco, che ipotizza può aver fatto qualche errore di comunicazione. La stima tra i due resta intatta, al punto che Gerardi vorrebbe l’ex sindaco in giunta, per quanto lo sconfitto ora «è un po’ combattuto». Di certo Gerardi non si trasferirà nel comune in cui è diventato primo cittadino: «Farò avanti e indietro. Ho anche esigenza della mia famiglia, ma ci sarò». E a questo punto ci ha anche preso gusto, convinto com’è di voler «portare fino in fondo il mandato dato dagli elettori, non voglio che per una miopia venga perso il lavoro di Gosetti».

Foto di kallerna – Opera propria, CC BY-SA 4.0

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