Gisella Cardia indagata per truffa col marito, altri guai per la veggente della Madonna di Trevignano: la denuncia del seguace pentito

Luigi Avella ha raccontato pubblicamente di aver donato 123 mila euro all’associazione della «coppia dei miracoli». Di questi, 30 mila euro erano stati consegnati direttamente a Gianni Cardia

È indagata per truffa assieme al marito Gisella Cardia, nota come la «veggente di Trevignano» per le presunte apparizioni della Madonna sulla collina alle porte di Roma. La procura di Civitavecchia ha parto un fascicolo d’indagine sulla coppia dopo la denuncia di Luigi Avella, che aveva donato 123 mila euro per sostenere la «coppia dei miracoli». La rivelazione dell’indagine è stata fatta durante Mattino Cinque, la trasmissione condotta da Federica Panicucci e Francesco Vecchi su Canale 5. Al Corriere della Sera, l’avvocato Giuseppe Marazzita, che assiste Maria Giuseppe Scarpulla, vero nome di Giselle Cardia, e suo marito Gianni Cardia, ha fatto sapere: «A noi non è ancora stato notificato nulla».


La denuncia del seguace pentito

La denuncia sarebbe partita dal primo seguace pentito di Gisella Cardia. Luigi Avella, ex funzionario del ministero dell’economia, aveva raccontato di essersi fidato a lungo della donna. Ma quando ha capito che i racconti sui miracoli e le apparizioni erano false, ha deciso di denunciare. Con la speranza anche di vedersi restituire il denaro che aveva donato all’associazione di Cardia. Si tratta di 123 mila euro, di cui 30 mila consegnati direttamente nelle mani di Gianni Cardia.


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