Arianna Errigo, le lacrime della campionessa al Quirinale: «Io madre di due gemelli e atleta: è stata dura ma sono qui» – Il video

Alla consegna del Tricolore davanti a Sergio Mattarella, la schermitrice e portabandiera dell’Italia a Parigi 2024 si è commossa quando ha raccontato le difficoltà prima di arrivare all’ultima olimpiade

Ha letto il suo intervento con la voce rotta dalla commozione Arianna Errigo, portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi che oggi ha partecipato al Quirinale alla consegna del Tricolore da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Accanto all’alto portabandiera designato dal Coni, Gianmarco Tamberi, la schermitrice azzurra ha raccontato della maternità e del lavoro, con le difficoltà che ha dovuto affrontare. «Essere qui con voi è un’emozione immensa – ha detto Errigo commossa – Fatico ancora oggi a descrivere, non ho ancora realizzato cosa è successo. Con la scherma ho vissuto tante emozioni, ma la vita me ne ha regalate altre due: i miei gemelli che adoro. Ha cambiato la mia vita da atleta, è stata dura e la stanchezza è senza fine. Le responsabilità si moltiplicano, però ce l’ho fatta e di questo sono fiera. Sono tornata in tempi record, ho dato il massimo e ora eccomi qui a rappresentare il mio Paese alla quarta Olimpiadi. Mi sento più matura grazie alla mia maternità…».


Il tema delle mamme-atleta

All’uscita dal Quirinale, Errigo ha descritto la cerimonia con Mattarella come «una giornata emozionante». La schermitrice ha spiegato di aver voluto sfruttare il suo intervento per «affrontare il tema delle mamme-atleta, perché non se ne parla mai abbastanza. Solo chi lo vive in prima persona lo può capire». Secondo Errigo, ci sono ancora tante, troppe difficoltà per le donne che scelgono di fare l’atleta. «C’è bisogno di attenzione della donna, ma anche del contesto che c’è intorno, che è fondamentale. È doveroso – ha precisato – porre l’accento su questo aspetto. Ci sono ancora troppe sportive che devono scegliere se continuare la propria carriera o diventare mamme».


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