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L’ex poliziotto che andava in locali per scambisti con la fidanzata minorenne: condannato a 4 anni. Lei in aula in lacrime

La sentenza a Roma. L'imputato e la giovane, ormai diventata ventitreenne, continuano a stare insieme: la giovane ha dichiarato di vederlo come «il padre dei suoi figli»

Si recò insieme alla sua fidanzata, minorenne, presso locali per scambisti: per questo un’ex poliziotto di 39 anni è stato condannato dai giudici del Tribunale di Roma a 4 anni di reclusione. L’uomo doveva rispondere del reato di pornografia minorile. Il pm Stefano Pizza aveva chiesto una condanna a 10 anni. Oggi, 13 giugno, in aula era presente anche la ragazza, nel frattempo diventata ventitreenne, reduce da una notte insonne. La giovane sperava infatti nell’assoluzione dell’uomo: come dichiarò a Open, ora loro convivono serenamente insieme, e lei spera che diventi «il padre dei suoi figli».

La vicenda

I fatti risalgono a otto anni fa. I due si conobbero tramite un’app di incontri, Badoo, e iniziarono una relazione. L’imputato, che all’epoca era in servizio presso il Reparto volanti della Questura, non sarebbe stato a conoscenza della minore età della ragazza, rivelatagli proprio da lei in un secondo momento. Quando ormai avevano già visitato insieme diversi locali, dalla Tuscolana alla Cassia, fino ad Acilia. All’epoca, lei aveva 15 anni e lui 31: il processo nasce dalla denuncia del papà della ragazza. Quello che doveva essere accertato dai giudici era: considerata la differenza di età, la decisione di fare determinate esperienze può considerarsi condivisa? O piuttosto la giovane era stata indotta a compiere quelle azioni?

Le due versioni

Il pm nella sua requisitoria aveva parlato di un rapporto «sperequato». La difesa e gli stessi protagonisti della vicenda, invece, hanno sottolineato come il loro legame fosse paritario, e le visite nei locali a luci rosse della Capitale fossero state organizzate consapevolmente. La procura aveva contestato anche la diffusione di video o fotografie che avrebbero catturato le prestazioni erotiche. Ma anche questo era stato negato dalla giovane, che aveva puntualizzato come quei contenuti fossero stati girati con i suoi ex, o addirittura presi da internet.

La sentenza

L’ago della bilancia in mano ai giudici di Piazzale Clodio ha proteso verso la ricostruzione dell’accusa, sebbene la condanna sia stata decisamente ridotta rispetto alla richiesta. Probabilmente ha pesato il fatto che la relazione tra i due non sia mai stata interrotta, fatto salvo il periodo passato dall’uomo in carcere. Ovvero un anno e mezzo, la prima volta, e poi otto mesi. Adesso, è già stato annunciato il ricorso in appello. Alla lettura della sentenza in aula, la giovane è scoppiata in lacrime.

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