Così la Russia dà in adozione i bambini ucraini rapiti

L’indagine del Financial Times: hanno tra gli 8 e i 15 anni

Un’indagine del Financial Times sostiene che i bambini ucraini rapiti e portati in Russia nei primi mesi dell’”Operazione Speciale” di Vladimir Putin vengano offerti in adozione dalle autorità. E ad alcuni di loro viene fornita una falsa identità russa. Il quotidiano ha utilizzato strumenti di riconoscimento delle immagini e documenti pubblici, oltre a interviste con funzionari ucraini e parenti dei bambini. Così ha identificato e localizzato quattro bambini ucraini sul sito di adozioni ‘usynovite.ru’, collegato al governo russo. Nel sito uno dei bambini viene mostrato con un nuovo nome russo e un’età diversa dai documenti rilasciati dal governo ucraino.


Un altro bambino viene mostrato con la versione russa del suo nome ucraino. Il sito non menziona le origini ucraine di nessuno dei bambini, che hanno un’età di 8-15 anni. I bambini rintracciati dall’Ft e le cui identità sono state confermate dalle loro famiglie attraverso le autorità ucraine, sono stati portati nella regione di Tula, vicino a Mosca. E nella regione di Orenburg, vicino al confine kazako. Uno di loro è stato portato nella Crimea occupata. Altri 17 bambini sono stati intanto individuati dall’Ft sul sito web di adozione. Sono tutti provenienti da un orfanotrofio a Cherson. Le identità sono state confermate in una recente indagine del New York Times.


Leggi anche: