La minaccia del governo Orbán: «Il tribunale potrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità per Ilaria Salis»

Per il governo ungherese questa elezione è «una visione non molto positiva della democrazia italiana e di una parte della volontà degli elettori»

«L’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità» per Ilaria Salis. A dichiararlo è il capo di gabinetto del governo di Viktor Orbán, Gergely Gulyás, parlando in conferenza stampa dell’elezione all’Eurocamera di Salis. Se la maggioranza del Parlamento europeo voterà per la revoca, «il procedimento penale potrà continuare durante il mandato dell’eurodeputata. In caso contrario potrà proseguire al termine del mandato». Gulyás ha sottolineato che «l’immunità è composta di due elementi: l’immunità e l’inviolabilità. Inviolabilità significa che il procedimento può continuare quando e se la persona non gode dell’immunità o le è stata revocata. Quindi l’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità». «Se un’ampia maggioranza del Parlamento europeo non ritiene accettabili gli abusi fisici e non vuole lasciare impunito questo tipo di grave crimine, allora revocherà l’immunità e il procedimento penale potrà proseguire durante il mandato dell’eurodeputato» ha aggiunto, specificando che in caso contrario, il processo continua con la scadenza del mandato. Per il governo ungherese l’elezione di Salis è «una visione non molto positiva della democrazia italiana e di una parte della volontà degli elettori». «Mandare un criminale al Parlamento europeo – ha aggiunto – non fa bene né al Parlamento europeo né agli elettori che hanno pensato che un criminale dovesse essere mandato al Parlamento».


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