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Andrea Piscina: così lo speaker di Rtl 102.5 adescava ragazzini in chat (secondo le accuse)

14 Giugno 2024 - 09:19 Alba Romano
andrea piscina arrestato speaker rtl 102.5
andrea piscina arrestato speaker rtl 102.5
L'avatar Alessia e l'approccio sempre uguale. Il mistero dell'account Instagram

La radio Rtl 102.5 ha sospeso Andrea Piscina, lo speaker accusato di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale. L’emittente fa sapere di aver «appreso con incredulità e sgomento» la notizia dell’arresto. La dirigenza «non era a conoscenza dell’indagine in corso a Milano sullo speaker. Rtl 102.5 ha deciso di sospendere in via cautelativa Andrea Piscina da ogni attività legata all’emittente in attesa del lavoro della magistratura, in cui ripone piena fiducia». Piscina, conduttore de I Nottambuli, ha consegnato un telefonino dal quale risultavano cancellate tutte le attività multimediali su Instagram e Omegle. Ma gli inquirenti hanno trovato lo stesso il materiale pedopornografico nel cellulare.

L’avatar

Tra cui un migliaio di immagini corrispondenti alla registrazioni di altrettante videochiamate a bambini e ragazzi dai 9 ai 14 anni, che pensavano di parlare con una ragazza di nome Alessia. Che promettendo di mandare loro foto di nudi li spingeva ad atti erotici in chat. In due anni l’avatar di Piscina usava sempre il medesimo approccio: «Sto andando in doccia, cerco uno per sbloccare la cam e vedermi nuda se vi va top, se no cerco un altro. Sorry per la fretta». Piscina, fratello del politico leghista – estraneo all’indagine – che a marzo fece scalpore per le sue dichiarazioni in Consiglio comunale a Milano sui «transessuali che sputano sangue infetto sulle forze dell’ordine», è accusato di detenzione di materiale pedopornografico e della relativa produzione. Utilizzava il servizio svizzero Protonmail per stare lontano da guai giudiziari. Il primo bambino adescato non è stato conosciuto online ma durante la frequentazione di una polisportiva.

Futuro Insta

C’è poi l’ipotesi di reato di violenza sessuale, che in questo caso sussisterebbe anche in caso di consenso della vittima perché minorenne. Sul telefonino è stato anche trovato un file dal nome Futuro Insta, su attività future da effettuare tramite Instagram. Un catalogo di nomi maschili con appunti sulle loro capacità.

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