Aprilia, stalker arrestato dopo 30 denunce e due anni di aggressioni: «La pm non ha fatto nulla»

L’ex compagna ha ripreso la scena e poi si è sentita male, finendo all’ospedale

Uno stalker di Aprilia è stato arrestato dopo essere entrato in casa della sua ex moglie. L’uomo aveva ricevuto già trenta denunce in due anni di aggressioni. Ma era libero. E nei confronti della vittima non era stato attivato alcun codice di sicurezza. D.C. è stato fermato in arresto differito dopo che aveva gettato tutto all’aria in casa, distruggendo poltrone e arredi. L’ex compagna ha ripreso la scena e poi si è sentita male, finendo all’ospedale e cavandosela poi con pochi giorni di prognosi per un attacco di panico. Ma lo stalker l’ha seguita e insultata anche nel nosocomio.


Dopo l’arresto la madre dell’uomo ha minacciato il padre della ragazza: «Ha giurato che passeranno alle vie di fatto, che hanno conoscenze in grado di spaventarci e che non la passeremo liscia», racconta lei al Corriere della Sera. Prima, sempre l’ex si era presentato all’udienza per il mantenimento sostenendo che la ex sia «un’infame borderline». E ha minacciato di non pagare nulla nonostante un tenore di vita che include un Porsche Cayenne sulla quale ha viaggiato finché non gli è stata ritirata la patente. La pm Luisa D’Innella non ha mai emesso divieti di avvicinamento o altri provvedimenti in due anni. Ad arrestare l’uomo è stato il pm di turno Ambrogio Cassiani.


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