Asiago, i medici che davano farmaci scaduti ai pazienti
La guardia di finanza di Vicenza ha denunciato due dirigenti medici dell’ospedale di Asiago. Uno dei due per peculato e somministrazione di medicinali scaduti e per aver usato per proprio conto una sala operatoria. L’altro per falso ideologico avendo fatto delle ricette senza aver visto i pazienti. L’indagine delle fiamme gialle di Bassano del Grappa e di Asiago si è focalizzata sui due medici, ora non più alle dipendenze dell’Ulss 7 Pedemontana, circa l’anomalo impiego di prodotti e dispositivi medicali nonché dell’utilizzo, per fini privati, della sala operatoria del nosocomio. Gli accertamenti hanno portato a scoprire nell’abitazione e nello studio privato di uno dei due indagati farmaci della struttura sanitaria che il medico si era indebitamente appropriato. Inoltre è stato accertato che alcuni di questi medicinali, anche scaduti, venivano somministrati ai pazienti.
Il medico inoltre avrebbe usato, in numerose occasioni, la sala operatoria dell’ospedale di Asiago per effettuare interventi operatori di pazienti visitati nei suoi studi privati, in regime di «extramoenia». Il professionista è stato quindi denunciato peculato e somministrazione di medicinali guasti. Inoltre, per favorire l’intervento operatorio dei pazienti visitati privatamente all’interno della struttura ospedaliera, l’indagato si era avvalso anche della collaborazione di un dirigente medico. Il quale avrebbe falsamente formato diverse prescrizioni mediche senza aver mai visitato il paziente. Per questo è stato denunciato per falso ideologico. Il danno verificato, per il reato di peculato, è di 331 mila euro.