David Cameron: «Dobbiamo fermare la flotta fantasma che porta in giro il petrolio di Putin»

L’ex premier britannico punta sulle sanzioni contro Mosca. Ed elogia Meloni

L’ex premier e oggi ministro degli Esteri della Gran Bretagna David Cameron dice che la Russia ha una flotta fantasma che porta in giro per il mondo il suo petrolio. Illegalmente. E che vuole che le navi vengano bloccate ogni volta che si avvicinano a un porto italiano. Per mostrare a Putin che tutto l’Occidente sta con l’Ucraina. Cameron parla in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Nella quale elogia la presidente del Consiglio italiana: «Ci stiamo coordinando strettamente con la presidenza italiana. Il nostro premier davvero si compiace della sua relazione con la premier Meloni. Lavorano assieme in modo molto costruttivo».


La caccia a Putin

La prima cosa che Cameron vorrebbe vedere «sono sanzioni davvero dure contro aziende e individui russi che aiutano a continuare questa guerra e rifornire la macchina bellica russa. Dopo la Brexit, noi abbiamo costruito il nostro arsenale di sanzioni e oggi ne annunciamo di nuove. Cosa cruciale, non sono limitate solo ad aziende che operano in Gran Bretagna o in Europa: gli diamo la caccia in tutto il mondo. Quindi sanzioneremo aziende in Cina, in Turchia, in Kirghizistan, perfino in Israele, che riteniamo forniscano materiale a doppio uso per la macchina bellica russa».


Poi c’è la caccia alla flotta fantasma che porta il petrolio russo illegalmente in giro per il mondo: «Ogni volta che si avvicinano a un porto italiano, voglio fare in modo che siano bloccate. Mostreremo a Putin che siamo del tutto schierati dietro all’Ucraina. Daremo la caccia al denaro, al petrolio, fermeremo il gas, fermeremo le navi. Faremo tutto ciò che possiamo per fermare la macchina bellica russa e mostrare a Putin la follia delle sue azioni».

Il sostegno all’Ucraina

Cameron aggiunge: «Il partito che ho aiutato a fondare, l’Ecr, è guidato in modo capace da Giorgia Meloni: lei è una degli avvocati di punta nel sostegno all’Ucraina e per respingere l’avanzata russa e la propaganda russa non solo in Ucraina, ma in tutto il mondo. Qualcosa che verrà discusso al G7 che lei sta ospitando».

Infine, l’ex premier del Regno Unito contesta la tesi che Kiev stia perdendo: «L’Ucraina ha affondato il 25% della flotta russa del Mar Nero; hanno perso una piccola parte di terreno, ma nulla in confronto all’enorme fetta di territorio che hanno conquistato dopo aver respinto l’invasione russa: e ora vediamo usata l’artiglieria molto più efficace fornita dagli americani. L’Ucraina ha il diritto all’autodifesa e significa anche, se hai truppe russe che si ammassano al di là del confine, usare le armi per fermarle. Dal punto di vista del diritto internazionale e del senso comune, Kiev ha il diritto di colpire le forze russe mentre si organizzano per entrare in Ucraina».

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