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G7 Italia, polemica sulla bozza delle conclusioni: Palazzo Chigi smentisce che sono stati tolti i riferimenti ai diritti lgbtqia+

14 Giugno 2024 - 14:23 Felice Florio
La notizia era stata data da Bloomberg. Dopo la parola "aborto", secondo l'agenzia, rischiava di saltare anche il passaggio sulla protezione della "identità di genere"

Bari – «Smentiamo categoricamente la ricostruzione di Bloomberg». Dallo staff di Giorgia Meloni viene bollata come «priva di ogni fondamento» la notizia diffusa dall’agenzia americana, secondo cui dalla bozza delle conclusioni era stata stralciato il passaggio sulla protezione della “identità di genere” delle persone lgbtqia+, presente invece nel comunicato finale di Hiroshima. La seconda giornata del G7, che intervalla le sessioni – si inizia da un tavolo sull’immigrazione – ai moltissimi incontri bilaterali, parte da questa polemica.

L’arrivo di Papa Francesco

Il 14 giugno, verso le ore 12, è arrivato a Borgo Egnazia, in Puglia, Papa Francesco. È lui il protagonista di oggi e la sua agenda prevede, oltre all’intervento sull’etica dell’intelligenza artificiale, dieci faccia a faccia con alcuni dei leader presenti. La partecipazione del pontefice a un summit del G7 è ritenuta storica, un inedito per i rapporti diplomatici che il Vaticano intesse con il resto del mondo. Tuttavia, l’arrivo in Puglia di Papa Francesco si collega a diverse critiche riguardanti la bozza delle conclusioni che sarà diffusa in serata.

La versione di Bloomberg

Ieri, 13 giugno, era stato Francesco Lollobrigida a ventilare l’ipotesi che l’assenza di un riferimento diretto all’aborto fosse stato escluso dal draft per questioni di opportunità, vista la presenza del pontefice. Oggi, Bloomberg avrebbe visionato una bozza del comunicato finale in cui mancherebbe ogni riferimento alla protezione «dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale» della comunità Lgbtqia+. Tale indicazione era invece presente nelle conclusioni del G7 di Hiroshima. L’agenzia americana ha imputato alla presenza del Papa la distanza tra il comunicato finale scritto in Giappone e quello che si sta definendo a Borgo Egnazia.

La versione dell’Ansa

L’Ansa, qualche ora più tardi, ha preso visione di un altro draft, che invece conterrebbe il punto dibattuto. Si legge: i leader del G7, esprimono «forte preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone lgbtqia+ in tutto il mondo, in particolare in tempi di crisi». E condannano fermamente «tutte le violazioni e gli abusi dei loro diritti umani e delle libertà fondamentali».

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