Sanità in Puglia, il governo taglia le liste d’attesa, il G7 le riallunga: ecco cosa è accaduto per il vertice di Borgo Egnazia

Il piano è stato secretato da Palazzo Chigi, ma Open ha avuto notizia di una circolare del Policlinico di Bari per rimandare gli interventi non urgenti nella settimana del summit

Bari – Per garantire la salute dei leader mondiali e delle rispettive delegazioni, la Puglia ha riservato circa 400 posti letto nei suoi ospedali. Dal Perrino di Brindisi, dove eventualmente saranno trattate le situazioni meno complesse, al Policlinico di Bari, per i casi più gravi. Coinvolte quattro Asl – Bat, Bari, Brindisi e Lecce -, in un piano sanitario elaborato dalla Regione in coordinamento con Palazzo Chigi. La presidenza italiana del G7, per ragioni di sicurezza, ha fatto calare un velo di segretezza sulla questione. E si è attribuita tutte le attività sanitarie correlate al G7: in caso di urgenze, collaborando con le prefetture di Bari e Brindisi, si appoggerà alle strutture sanitarie dei territori. Nel più grande ospedale del capoluogo di Regione, sono state sospese le ferie di medici e infermieri per garantire una presenza massiccia di personale 24 ore 24.


Seguendo le indicazioni arrivate dalle istituzioni, i dirigenti del Policlinico hanno diramato una circolare interna di cui Open ha avuto notizia: bisogna posticipare i ricoveri e gli interventi non urgenti dei cittadini comuni. Uno stop che dura per i cinque giorni a cavallo del vertice. E che, per una curiosa coincidenza cronologica, arriva a distanza di una settimana dal decreto Liste d’attesa del governo: il provvedimento che ha l’ambizione – senza risorse – di accorciare proprio quelle liste d’attesa che in Puglia si allungheranno a causa del vertice dei capi di Stato. Fonti del Policlinico assicurano che l’impatto sull’assistenza ordinaria è minimo e contano di recuperare in breve tempo le operazioni rimandate a causa del G7.


La sicurezza sanitaria dei leader mondiali ha fatto sì che l’ospedale di Bari riducesse il numero di posti letto in rianimazione, chirurgie e medicina d’urgenza. Resta inevasa una domanda: perché non sono stati allestiti nuovi posti letto, anziché bloccare quegli esistenti, come è stato fatto durante l’emergenza Covid? Comunque, la sospensione dei ricoveri ordinari, che non riguarda i pazienti oncologici, non si traduce in un’interruzione totale delle attività dei reparti interessati. E non inficia lo smaltimento degli esami diagnostici per immagini, uno dei principali nodi della questione liste d’attesa. Lo scorrimento delle liste d’attesa non è paralizzato, dunque, ma solo rallentato per l’indicazione dei vertici di posticipare alcune operazioni programmate. Fonti del Policlinico garantiscono che i pazienti troveranno posto non appena il carrozzone del G7 avrà lasciato la Puglia. Allora, saranno smantellati anche i percorsi di accesso sicuri allestiti per l’eventuale ricovero dei leader mondiali.

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