Inchiesta Liguria, Giovanni Toti resta ai domiciliari: respinta la richiesta di revoca

Il presidente di Regione, agli arresti dal 7 maggio scorso, aveva presentato istanza dopo le elezioni europee

Rimane ai domiciliari Giovanni Toti, il presidente della regione Liguria coinvolto nell’inchiesta della procura di Genova per corruzione, voto di scambio e falso. La giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha rigettato l’istanza di revoca avanzata dall’avvocato Stefano Savi, che aveva presentato la richiesta di revoca della misura o di una sua attenuazione il 10 giugno, dopo il weekend di elezioni. Con la tornata elettorale ormai alle spalle e la prossima tra 18 mesi per il rinnovo del Consiglio regionale, secondo la difesa cadeva una delle motivazioni con la quale i pm aveva chiesto e ottenuto la misura cautelare, ossia la reiterazione del reato. Sulla richiesta la procura di Genova aveva però fornito parere negativo al giudice, motivato dai rischi legati proprio alla possibile reiterazione del reato almeno finché sussisteranno esigenze di accertamenti ancora in corso. La gip ha motivato la sua decisione per il rischio «attuale e concreto» di inquinamento probatorio, ricordando anche il «comportamento elusivo» tenuto dal governatore nel corso delle indagini: «Le indagini sono in pieno svolgimento e, in particolare, sono in corso le audizioni di funzionari e dirigenti della Regione Liguria a conoscenza dei fatti per cui si procede, i quali ben potrebbero subire dall’indagato condizionamenti o pressioni per rendere una conveniente ricostruzione degli eventi».


Leggi anche: