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Tre ragazzini tra gli 11 e 13 anni devastano una falegnameria nel veneziano. La mamma di uno di loro si presenta in lacrime dall’imprenditore

16 Giugno 2024 - 10:16 Redazione
I minori non sono imputabili ma hanno provocato danni per 100mila euro, a cui risponderanno le famiglie. L'impresario: «Se avessero innescato il fuoco nel reparto di verniciatura sarebbe saltato tutto in aria»

Si è fatto avanti il primo genitore dei tre adolescenti di 11, 12 e 13 anni che una settimana fa hanno sfasciato a picconate la falegnameria Girelli a Sant’Elena, a Venezia, provocando danni per 100 mila euro. «E’ venuta verso di me una signora – racconta il titolare Mauro Girelli a Venezia Today – era molto provata e ha chiesto scusa per quello che era accaduto, facendo chiedere scusa anche al figlio. Il quale credo abbia capito la gravità del gesto». Un’azione che ha commosso l’imprenditore: «Mi ha detto siamo qui non si preoccupi». Della vicenda si stanno occupando i carabinieri. I minori non sono imputabili e dei danni ne dovranno rispondere direttamente le famiglie. Attraverso i rilievi della scientifica gli esperti dovranno ricostruire fatti e responsabilità.

Gli estintori, i rubinetti aperti e il tentativo di incendio

Secondo quanto riporta stamane il Messaggero i ragazzini per creare una devastazione ancora maggiore, dopo aver scaricato gli estintori e aver lasciato aperti i rubinetti dell’acqua, hanno anche tentato di incendiare i locali. Sono stati gli stessi titolari dell’azienda a notarli in un capannone adiacente allertando i militari. «Se invece che negli uffici avessero innescato il fuoco nel reparto di verniciatura, dove c’è di deposito di 600 litri di vernici e solventi sarebbe saltato tutto in aria», spiega alla testata Girelli, che ha sotto di sé 7 dipendenti. «La cosa che mi ha fatto più male – spiega – è stato vedere mio padre, 86 anni, rimanere muto con gli occhi lucidi mentre osservava 60 anni di sacrifici e rinunce finiti in frantumi.

(foto di repertorio Falegnameria Girelli Fb)

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