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Rogo di Milano, gli ultimi minuti di Antonio Tollardo. «Aveva provato a salvare i genitori»

16 Giugno 2024 - 06:58 Redazione
Incendio a Milano
Incendio a Milano
«Erano tutti e tre vicini nel corridoio di casa», raccontano, quando i vigili sono riusciti a raggiungere l'appartamento

Venerdì sera un rogo è scoppiato in un’autofficina in via Fra Galgario, a Milano. Nel giro di pochi minuti fuoco e fumo hanno invaso il palazzo sovrastante. Al terzo piano Silvano Tollardo, 67 anni, Carolina De Luca, 63, e il loro figlio Antonio Tollardo, 34 sono morti intossicati per l’aria diventata irrespirabile. Secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera il ragazzo aveva provato a salvare i suoi genitori. «Erano tutti e tre vicini nel corridoio di casa», raccontano, quando i vigili sono riusciti a raggiungere l’appartamento. «Lui, il più giovane, ha provato a salvare i genitori». Da quella casa la famiglia Tollardo, anzi proprio Antonio, voleva andare via. «Voleva risparmiare e comprare un appartamento», ricorda al quotidiano Nunzia Colonna, detta Tina, la portinaia del civico 6. Il ragazzo lavorava alla Mipharm, un’azienda farmaceutica. Ricorda Tina: «Dopo il lavoro tornava subito dai suoi». Anche quel maledetto venerdì: «Era rientrato mezz’ora prima dell’incendio», spiega, con gli occhi lucidi.

Le indagini

Ieri si è tenuto un nuovo sopralluogo del Nucleo investigativo antincendio dei pompieri, che ha lavorato con la polizia scientifica per accertare cause e responsabilità del rogo. Intanto la Procura ha aperto un fascicolo per disastro, omicidio e incendio colposo, nel quale è iscritto come primo indagato (ma è un atto dovuto a garanzia) il titolare dell’officina. Tutto sarebbe precipitato nel giro di meno di cinque
minuti, probabilmente dallo sversamento improvviso di un liquido infiammabile, secondo una testimone usato come «detergente» per la marmitta di una Polo in riparazione. L’officina è sotto sequestro. Gli unici due appartamenti abitati e tutt’ora vuoti sono sul lato strada: uno è dei Tollardo al terzo piano, l’altro quello di una signora al quinto, ricoverata per una lieve intossicazione, e uscita ieri dall’ospedale. Si tratta dell’unica inquilina per cui stanno cercando dal comune una sistemazione alternativa. Gli latri condomini evacuati il venerdì sera hanno già fatto rientro nelle loro case.

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