L’Estetista Cinica a cena a Brera, il sindaco Sala tira dentro il governo: «È un problema del ministero, ci vuole coerenza»

L’intervento del primo cittadino sull’evento dell’imprenditrice (e relative polemiche): «Ho già tanti problemi, questo non ha a che fare con me»

«Ho già tanti problemi, non mi occupo dei problemi degli altri, questo ha a che fare con il ministero e con il sovrintendente, quindi lascio a loro». Interviene così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sulla polemica che nelle scorse ore ha travolto Cristina Fogazzi, l’influencer nota sui social con il nome di Estetista Cinica. Nei giorni scorsi, l’imprenditrice digitale ha affittato la Biblioteca Braidense e il cortile d’onore della Pinacoteca di Brera come location per una cena-evento di Veralab, azienda da lei fondata e che si appresta a sbarcare anche in Spagna. Una decisione che ha suscitato l’ira di alcuni cittadini, che hanno bollato l’iniziativa come «una cafonata» e «uno spettacolo indecoroso e indegno».


Sulla vicenda interviene ora anche il primo cittadino milanese, che si dice favorevole ad affittare i luoghi della cultura pubblici ai privati ma precisa: «Il punto non è tanto quello di svilire il luogo, ma c’è un problema di sicurezza e di coerenza con quello che è stato fatto Io cerco di rispettare questa regola per il Comune, su Brera non so che dire», ha commentato oggi Sala. Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera, ha rivendicato in un’intervista al Corriere la decisione di dare in concessione lo spazio per la cena dell’Estetista Cinica. Un evento che ha portato nelle casse dell’istituzione culturale 80mila euro di proventi, più altri 15mila per i custodi. «All’estero è la norma, penso alla mega cena di Gucci al Louvre di Parigi, ma si potrebbero fare mille esempi. È un tema di normale amministrazione da dieci anni», ha precisato Crespi.


In copertina: Giuseppe Sala, sindaco di Milano, e l’imprenditrice Cristina Fogazzi

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