«Ho un’auto transgender, si sente motorino». Il post di Marco Rizzo sulla lite con il vigile

Il post dell’ex deputato e presidente onorario del Partito Comunista, che sostiene di aver preso una multa perché ha incontrato un «vigile autofobico»

Una provocazione, si dirà, l’intento era ironico, la possibile giustificazione. Marco Rizzo, ex deputato ed europarlamentare e ora presidente onorario del Partito comunista, ha pubblicato un post sul suo profilo personale che sembra scivolare in insulto omotransfobico, seppur non diretto. «Oggi ho sostenuto un confronto con un vigile che aveva multato la mia 500 perché era in un parcheggio adibito ai motorini», scrive Rizzo, presentatosi anche alle ultime elezioni europee con Democrazia sovrana popolare, pur mancando il quorum, «ho sostenuto che la mia auto si “sentiva” motorino. Ho la 500 transgender. Ma il vigile autofobico non ha voluto sentire ragioni».


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