Maturità 2024, domani la prima prova di italiano. Gli studenti e gli aiutini: tra bigliettini e ChatGPT prove a rischio per 1 su 6
Alle 8:30 di domani 19 giugno si apriranno i cancelli delle scuole per oltre 500mila studenti pronti ad affrontare l’esame di maturità con la prima prova scritta di italiano. Quest’anno, l’esame torna alla formula tradizionale, con due prove scritte e un colloquio orale. Saranno coinvolti 526.317 studenti, di cui 512.530 candidati interni e 13.787 esterni. La preparazione all’esame può non essere sufficiente per tutti, e il 17% degli studenti ha già pensato a supporti alternativi per superare le prove. Secondo un sondaggio di Skuola.net, condotto su un campione di 1.000 maturandi, uno su sei sta organizzando strategie per copiare, utilizzando sia metodi tradizionali come i bigliettini, sia tecnologie moderne come gli smartphone e l’intelligenza artificiale di ChatGPT. La seconda prova di indirizzo sembra essere la più temuta, preoccupando il 41% degli intervistati, pronti a sfoderare l’arsenale, mentre il 59% dei potenziali “copioni” intende effettivamente utilizzare gli aiuti solo in caso di necessità, consapevoli del rischio di esclusione dall’esame se scoperti.
La vera incognita: l’aiuto del compagno di banco
Il 32% dei maturandi, speranzosi di poter contare sull’aiuto dei compagni durante l’esame, si troverà di fronte a un’incognita: solo il 54% degli intervistati si dichiara disponibile a fornire aiutini ai compagni in situazioni critiche. Questo dato segna un netto calo rispetto al 16% degli studenti che si rifiuta di aiutare i compagni durante l’anno scolastico. In condizioni normali, infatti, oltre l’80% degli studenti si mostra generalmente pronto a offrire supporto. La paura di essere beccati fa da padrone. Ma circa la metà degli studenti dichiara che potrebbe scegliere se aiutare o meno in base alla simpatia verso il compagno in difficoltà.
Bigliettini, fogli protocollo, appunti nei bagni
Addentrandoci nel cuore delle strategie per copiare agli esami di maturità, emerge un quadro interessante: i metodi tradizionali stanno sorprendendo tutti, superando quelli tecnologici. Circa il 90% degli studenti “furbi” si affiderà ai classici trucchi, mentre poco più del 70% opterà per la tecnologia. Alcuni avranno entrambe le opzioni a disposizione. Tra le tecniche più gettonate, spicca quella di portare fogli protocollo già scritti da casa, da mescolare abilmente con quelli forniti dalla commissione per trarne idee e soluzioni. Quasi un quinto dei maturandi sta pianificando di adottare questa strategia. Altri preferiranno i bigliettini nascosti tra i vestiti o le note scritte sui dizionari ammessi al banco, un metodo scelto da 1 su 7. Molto popolare è anche l’idea di nascondere appunti nei bagni della scuola, pronti per essere consultati: 1 su 10 pensa di adottare questa tattica per eludere la sorveglianza dei professori. Sotto il 10% troviamo altri stratagemmi ingegnosi, come i bigliettini nascosti sulla sedia, sul banco, all’interno della custodia della calcolatrice o delle penne. Non mancano poi i classici bignami e le trascrizioni microscopiche direttamente sulla pelle.
L’intelligenza artificiale
Per chi preferisce affidarsi alla tecnologia, lo smartphone è l’arma principale. Circa il 25% dei maturandi userà il proprio telefono o uno smartwatch collegato per scambiarsi soluzioni con l’aiuto di suggeritori tramite email o gruppi di instant messaging, se non addirittura con auricolari nascosti. Un’altra strategia popolare prevede di nascondere un telefono in bagno per navigare in internet durante le pause: 1 su 6 considera questa la mossa vincente, nonostante il rischio di essere esclusi dall’esame se scoperti. Quest’anno, inoltre, i maturandi hanno un nuovo alleato dalla loro parte: l’intelligenza artificiale. Tra i metodi emergenti, il 12% dei maturandi punta a consultare ChatGPT o altri chatbot di alto livello. Sotto il 10%, invece, troviamo l’uso dello smartphone per consultare fonti online o per accedere ad appunti e file audio salvati in precedenza.
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