Nato, per il dopo Stoltenberg Mark Rutte incassa il sostegno di Ungheria e Slovacchia

Il premier olandese uscente punta a ottenere il consenso di tutti i Paesi membri per subentrare al norvegese come Segretario dell’alleanza

Mark Rutte, premier olandese uscente dopo la caduta del suo governo nel luglio 2023, le elezioni di novembre e le complicate trattative per la formazione della nuova maggioranza, ha ottenuto il sostegno anche della Ungheria e della Slovacchia per diventare il prossimo Segretario della Nato dopo Jens Stoltenberg. La nomina avviene all’unanimità dei 32 Paesi membri dopo trattative serrate per individuare la figura che abbia il consenso di tutti. A marzo si era candidato per lo steso ruolo anche il presidente della Romania Klaus Iohannis, con la speranza di fare lo sgambetto all’olandese contando sui voti di un possibile “fronte orientale” del patto atlantico. Nei mesi scorsi infatti oltre all’Ungheria anche la Turchia e l’Estonia avevano espresso la loro contrarietà all’ennesimo leader “occidentale” dell’alleanza, e la premier Kaja Kallas sembrava prossima a una sua candidatura che però non si è mai materializzata, con il timore che potesse essere letta come una mossa troppo aggressiva nei confronti della Russi. Stoltenberg, ex ministro e leader del Partito laburista norvegese, è in carica dal 2014 e, dopo la rielezione, avrebbe dovuto lasciare la carica nel 2022. A causa della guerra in Ucraina, la sua nomina è stata prorogata per due volte di un anno e scadrà ora a ottobre.


L’appoggio di Ungheria e Slovacchia

«Con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg abbiamo concordato che nessun membro del personale ungherese prenderà parte alle attività dell’Alleanza in Ucraina e nessun fondo ungherese sarà utilizzato per sostenerle», ha dichiarato il primo ministro ungherese Viktor Orban, «il nostro prossimo passo questa settimana è stato quello di garantire che questo accordo possa resistere alla prova del tempo. Il premier Mark Rutte ha confermato il suo pieno sostegno a questo accordo e continuerà a farlo. Alla luce di questo impegno, l’Ungheria è pronta a sostenerlo alla guida della Nato». Rassicurazioni sulle proprie priorità sono state ricevute anche dalla Slovacchia. «Dopo aver consultato entrambi i candidati», dice il presidente Peter Pellegrini riferendosi all’omologo romeno, «la Repubblica slovacca può immaginare di sostenere il premier olandese Mark Rutte come capo dell’Alleanza. Bratislava chiede l’aiuto dell’Aja per garantire la propria difesa aerea e Rutte ha espresso la volontà di occuparsene in futuro».


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