La Commissione Europea avvia la procedura di deficit contro Italia, Francia e altri cinque paesi

Nell’elenco anche Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Per l’Italia possibile un rientro in sette anni

La Commissione Europea ha avviato una procedura per deficit eccessivo nei confronti di Italia, Francia e altri cinque Paesi: Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Dopo i passaggi previsti, la Commissione proporrà al Consiglio raccomandazioni per il rientro del disavanzo, incluse nel pacchetto autunnale del semestre europeo. Inoltre, l’esecutivo comunitario ha valutato che la Romania non ha adottato misure efficaci per correggere il deficit come richiesto dal Consiglio.


L’agenda dei prossimi mesi

Venerdì la Commissione Europea presenterà le prime indicazioni per la riduzione del debito. E’ solo l’inizio del percorso: per avere le raccomandazioni complete, sarà necessario aspettare l’autunno. Bruxelles si baserà sulla manovra economica 2025 di ogni Stato membro e, come novità del nuovo Patto di stabilità, sui piani di medio termine che dovranno essere presentati entro il 20 settembre. In questi piani, le capitali spiegheranno come intendono operare i loro aggiustamenti fiscali. Per l’Italia si prevede un periodo di aggiustamento di 7 anni, invece di 4, per “creare maggiore spazio fiscale”, un’importante concessione in un contesto molto complesso. Quest’anno, Roma dovrebbe avere un deficit ben oltre la soglia del 3% del PIL, come ha ammesso il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, attestandosi al 4,4% secondo le ultime previsioni europee, e destinato a crescere al 4,7% l’anno prossimo. Per quanto riguarda il debito, è calato al 137,3% del PIL nel 2023, ma l’anno prossimo è previsto un aumento al 141,7%.


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