La rivelazione del candidato sindaco prima del ballottaggio: «Sono malato ma guarirò». La mossa a pochi giorni dal voto – Il video

Il sindaco uscente di Rivoli, nel Torinese, prova a zittire le voci che serpeggiavano tra gli avversari sulle sue condizioni di salute. E rivela di avere una malattia neurologica da cui però può guarire

A pochi giorni dal voto per il ballottaggio delle elezioni Comunali, il sindaco uscente di Rivoli, Andrea Tragaioli, ha rivelato di soffrire da anni di una malattia neurologica. Da tempo nella cittadina del Torinese circolavano voci controverse sulle condizioni di salute del sindaco di centrodestra, ora in corsa per il ballottaggio. Al primo turno non gli è riuscita la riconferma contro l’avversario Alessandro Errigo, che ha mancato la soglia per appena ventisei voti. Tragaioli, 47 anni, si è invece fermato al 44 per cento.


Sulle condizioni di salute di Tragaioli erano circolate diverse speculazioni in città, come riportano gli stessi giornali locali. Da tempo il sindaco aveva un eloquio lievemente distorto e rallentato. Tra gli avversari più maligni c’è stato chi parlava di ubriachezza o che non fosse del tutto in sé. Finché Tragaioli non ha messo fine alle voci con un video di chiarimento. E anche in questo caso tra gli avversari serpeggiano i malumori per quella che è sembrata una sorta di arma impropria in piena campagna elettorale. Su Facebook sono tanti i commenti a sostegno di Tragaioli. Tra questi proprio chi lo difende dalle malelingue: «Magari ora si smetta di dire in giro che è ubriaco, malato terminale e tanta altre belle cose… Con la salute non si scherza. Rispetto».


Nel video diffuso sui social, Tragaioli ha spiegato che «tre anni fa, durante il periodo del covid, mi è stato diagnosticato un problema neurologico, perfettamente guaribile attraverso le terapie e anche grazie allo staff medico dell’ospedale di Rivoli». Il candidato del centrodestra ha chiarito poi che ancora oggi «porto qualche strascico di quel periodo, ma nessuno si è accorto di nulla in questi tre anni. In quei momenti la paura è stata tanta. Perché ero sindaco ed ero padre di famiglia. Ma ho continuato a lavorare per la mia città anche se avevo questo maledetto demone in me». E poi ha lanciato un appello al voto proprio in vista del ballottaggio che lo vede impegnato contro lo sfidante di centrosinistra.

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