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Maturità 2024, tutti pazzi per Caminito: alla prima prova domina la traccia su blog e selfie. E la Storia ispira più di Pirandello e Ungaretti

19 Giugno 2024 - 20:20 Ygnazia Cigna
I temi che hanno conquistato di più (e di meno) i maturandi di quest'anno secondo l'indagine-lampo del ministero

Tra selfie, storia e riflessioni sul silenzio, la prima prova è andata. Oltre 500mila studenti oggi hanno iniziato la maturità affrontando l’esame di italiano, mettendo così alla prova le competenze acquisite tra le mura scolastiche e, non da ultimo, la propria penna. Come ogni anno, le scelte degli studenti non solo riflettono le loro inclinazioni personali e scolastiche, ma anche le tendenze culturali e sociali del momento. Non è un caso, infatti, che a dominare la scena nella prova di italiano targata 2024 sia la traccia tratta da Profili, selfie e blog di Maurizio Caminito, scelta dal 28% degli studenti. È quanto emerge da un report del Ministero dell’Istruzione e del Merito realizzato su un’indagine rappresentativa a livello nazionale.

La prova più gettonata

Tema di attualità, il testo di Caminito chiedeva di riflettere in modo critico sul mutamento che ha subìto la scrittura diaristica a causa dell’affermazione dei blog e dei social. Una metamorfosi, quella a cui fa riferimento l’autore, che non riguarda solo la forma fisica del diario, ora digitalizzato e accessibile al pubblico, ma anche la sua essenza più intima e personale. Un invito a esaminare come nuove forme di scrittura, che talvolta rischiano di inquinare la profondità della ricerca interiore per un’esigenza di approvazione e visibilità, stiano influenzando la nostra identità individuale e collettiva. D’altronde, nel 2024 non poteva mancare una traccia sul mondo del web. Che si è, infatti, rivelata la più gettonata, soprattutto negli istituti professionali dove è stata affrontata dal 42,4% degli studenti. Tuttavia, salta all’occhio, tra le tracce scelte dal ministero, una grande assente: l’intelligenza artificiale.

Guerra e silenzio sul podio

In seconda posizione, con il 17,3%, c’è «Storia d’Europa» di Galasso, un baluardo contro l’amnesia storica, che ha dimostrato di resistere alle lusinghe dei trend digitali. Al centro del testo, c’è la condizione di tensione internazionale emersa dopo la Seconda Guerra Mondiale con la cosiddetta Guerra Fredda. Con l’avvento delle armi atomiche, le due superpotenze in gioco (Stati Uniti e Unione Sovietica) possedevano la capacità di annientarsi a vicenda, creando una situazione di deterrenza reciproca. Da qui il focus della traccia, che chiedeva di riflettere se l’«equilibrio del terrore» possa essere anche oggi un approccio efficace per affrontare gli scenari contemporanei.

Al terzo posto, Riscoprire il silenzio di Nicoletta Polla-Mattiot con il 14,7% delle preferenze. Un titolo che vuole far da squarcio nell’era di TikTok e del continuo bombardamento mediatico, offrendo una riflessione profonda sul silenzio non come vuoto, ma come spazio fecondo. Una cesura necessaria che dà respiro non solo al linguaggio, ma anche al pensiero. Il concetto di «discrezionalità del parlare», che implica la capacità di scegliere con responsabilità e consapevolezza quando e come comunicare, emerge quindi come tematica centrale di questo testo. Più in basso e fuori dal podio, ma comunque degni di nota, ci sono due classici della letteratura: Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Pirandello (13,1%) e Rita Levi Montalcini con L’elogio dell’Imperfezione (11,5%). Più giù ancora, Pellegrinaggio di Ungaretti (11,1%) e le riflessioni sul patrimonio artistico e culturale italiano della costituzionalista Maria Agostina Cabiddu, che hanno conquistato solo il 3,4% dei maturandi. Ora, agli studenti non resta che prepararsi per la seconda prova scritta di domani sulla materia di indirizzo individuata nei mesi scorsi dal ministero.

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