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Il prof universitario morto dopo una serata in discoteca, l’ipotesi sui colpi subiti dopo aver «pogato»

19 Giugno 2024 - 15:48 Redazione
Daniele Di Marino, 42 anni, si è accasciato a terra dopo essere uscito dal locale. L'inchiesta aperta dopo i dubbi sollevati dalla moglie e dai medici

Una serata movimentata al Beky Bay, sulla spiaggia di Bellaria Igea Marina. All’uscita, prima di raggiungere il parcheggio, Daniele Di Marino si è sentito male: si è accasciato al suolo, davanti agli occhi della moglie incinta, e non si è più riprese. Aveva 42 anni. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato 15 e domenica 16 giugno e un fascicolo è stato aperto dalla procura di Rimini. L’uomo era un docente universitario e insegnava all’Università Politecnica delle Marche, ad Ancona. La pm Giulia Bradanini sta indagando per risalire alle cause del decesso, contro ignoti e senza ipotesi di reato. In un primo momento, si pensava a un evento naturale, forse un infarto.

Ma il referto dei medici e il racconto della moglie hanno sollevato dei dubbi sulle cause della morte. Di Marino avrebbe «pogato» a lungo durante la serata in discoteca. Si tratta di un tipo di ballo che prevede il contatto fisico con gli altri partecipanti, spingendosi a vicenda. La moglie – scrive il Corriere – avrebbe testimoniato di aver visto il marito «incassare colpi al torace e al volto». Tant’è che i medici, dopo aver tentato la rianimazione per 50 minuti, hanno riscontrato lesioni compatibili con una morte violenta: sembrava che «il docente avesse subito un’aggressione».

L’università dove Di Marino insegnava Biologia molecolare è in lutto: «Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, a nome di tutta la comunità accademica, profondamente commosso, partecipa la prematura e improvvisa scomparsa del professor Daniele Di Marino, ricordandone l’entusiasmo e il generoso impegno a favore della didattica e della ricerca». Durante la pandemia di Coronavirus, Di Marino – che era anche un volontario della Croce Rossa – si era distinto per il suo impegno a sostegno della comunità bergamasca.

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