Roma, studenti di sinistra aggrediti per strada da militanti di Casapound: calci, pugni e insulti – Il video

Il blitz subito dopo la fine della manifestazione contro il governo. Cui ora si rivolgono le associazioni: «Sciogliete le organizzazioni neofasciste e violente»

Due studenti sono stati brutalmente aggrediti da alcuni militanti del movimento politico di estrema destra Casapound. L’episodio di violenza è avvenuto nella serata di martedì 18 giugno, poco dopo il termine della manifestazione in difesa della Costituzione organizzata dalle opposizioni in piazza Santi Apostoli a Roma. Secondo quanto riportato dalle vittime stesse, e come si vede in un video, quattro studenti membri della Rete degli Studenti Medi e di Sinistra Universitaria Sapienza sono stati fermati dagli aggressori attorno alle 20.40 di ieri sera, nei pressi di via Merulana. Lì, due di loro sono stati presi a calci e pugni, uno trascinato a terra e malmenato. Durante l’aggressione è stata strappata loro una bandiera rossa che rappresenta il sindacato studentesco. Le vittime hanno indicato i responsabili come affiliati al gruppo di estrema destra di Colle Oppio, «noto – spiegano gli studenti – per le sue attività di ispirazione neofascista e per i legami con Gioventù Nazionale». La scena è stata ripresa e diffusa dalla Rete degli Studenti Medi come testimonianza e denuncia di quanto accaduto. Il filmato è stato consegnato anche alla polizia e alla Digos.


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Identificati i responsabili: sono di Casapound

Mentre le vittime hanno dovuto far ricorso alle cure mediche, la Digos ha tempestivamente identificato i responsabili della violenza. Si tratta di alcuni militanti di Casapound, già noti alle autorità per episodi simili. Non sono emersi, invece, precedenti episodi tra le vittime e gli aggressori: sembra quindi che la violenza sia stata motivata unicamente dall’orientamento politico opposto. Domani 20 giugno la Digos depositerà un’informativa di reato presso la Procura contro i responsabili dell’aggressione. Le vittime coinvolte evidenziano come si tratti di un’aggressione «che si colloca in una spirale di violenza da parte dei gruppi di estrema destra, dopo l’aggressione al Michelangiolo di Firenze e l’aggressione del rappresentante d’istituto del Liceo Augusto, questa è la risposta alle denunce dei sindacati studenteschi dello squadrismo e fascismo».

L’appello al governo: «Sciogliete le organizzazioni neofasciste e violente»

Le associazioni universitarie di sinistra lanciano così un appello al governo e alle autorità competenti, nazionali e locali. «Questa aggressione è la dimostrazione che si prova a reprimere il dissenso. Noi continueremo a denunciarvi. Ci hanno provato a spiegare che il fascismo era finito. Ora non ci sono più scuse. Vogliamo che l’intero governo e le istituzioni competenti rispondano a tutto ciò, perché di fronte a degli studenti aggrediti, non si può rimanere in silenzio», dichiara la Rete degli Studenti Medi in una nota. «Per questo rilanciamo l’appello affinché ci sia lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e violente. Non è la prima volta che chi fa parte di organizzazioni studentesche d’opposizione ricevono aggressioni e minacce, ci chiediamo fino a che punto questo governo rimarrà in silenzio», chiosa da Sinistra Universitaria.

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