La falsa citazione attribuita a Giorgia Meloni: «Se la Russia non accetterà i termini, la costringeremo alla resa»

La bufala è stata diffusa da diversi canali social serbi, ucraini e russi per lodare o criticare Giorgia Meloni

Circola online la trascrizione di una sorta di ultimatum a Mosca da parte di Giorgia Meloni: «Se la Russia non accetterà i termini del vertice di pace, la costringeremo ad arrendersi». Secondo le pagine e i canali social che condividono le presunte parole della Presidente del Consiglio, le avrebbe pronunciate domenica 16 giugno durante il summit per la Pace tenutosi in Svizzera. Si tratta di una notizia falsa. Insieme al testo, circola anche un video dove viene riportata la fantomatica citazione da un traduttore in lingua ucraina (con accento russo).

Per chi ha fretta

  • La citazione non risulta dal video originale, dalla trascrizione e dalla traduzione in italiano del discorso di Giorgia Meloni pubblicato sul sito del Governo italiano.
  • La falsa citazione è stata diffusa il 16 giugno 2024 da canali social serbi, ucraini e russi.
  • Il video riporta la voce di una traduzione in ucraino, ma con accento russo.

Analisi

Ecco un esempio di condivisione su Facebook, della citazione e del video, da parte dell’account di Irina Sokolova:

“Se la Russia non accetterà i termini del vertice di pace, la costringeremo ad arrendersi ”

– ha detto il premier italiano Meloni.

Il video e la citazione vengono condivisi anche da canali e pagine filo ucraine, come ad esempio Euromaidanpr Italia che condivide il post di un altro utente:

MELONI: “SE LA RUSSIA NON ACCETTERÀ I TERMINI, LA COSTRINGEREMO ALLA RESA” Queste le parole appena pronunciate da Giorgia Meloni, premier italiano, al vertice di pace in Svizzera […]

Non mancano i post con insulti rivolti al Presidente del Consiglio:

SENTITE QUESTA CAPRA! AHAHAHAHAHAHAHAAH!!!

NON SI RENDE NEMMENO CONTO DI QUELLO CHE DICE! MA QUESTA GENTE STA GIOCANDO CONTRO LA NOSTRA E LA VOSTRA PELLE!

“Se la Russia non accetterà i termini del vertice di pace, la costringeremo ad arrendersi!” – ha dichiarato il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni.

Non vorrei offendere nessuno o essere ripetitivo, però mi permetto di ricordare, che l’ultima volta quando l’Italia ha provato a costringere la Russia ad arrendersi, il leader italiano in carica è rimasto appeso a testa in giù.

La citazione non esiste

Il video originale e completo è presente nel canale Youtube del Governo italiano. Sul sito ufficiale, invece, viene riportata la trascrizione in lingua inglese e la traduzione in italiano. In entrambi i casi, non c’è alcun riscontro della citazione attribuita a Giorgia Meloni:

Cara Viola, caro Volodymyr, colleghi,
sono trascorsi 844 giorni dall’inizio della guerra di aggressione russa. 844 giorni di eroica resistenza dell’Ucraina e di un’incrollabile unità che non ha mai smesso di sostenere il popolo ucraino.
Difendere l’Ucraina significa difendere quel sistema di regole che tiene insieme la comunità internazionale e protegge ogni Nazione. Se l’Ucraina non avesse potuto contare sul nostro supporto e, pertanto, fosse stata costretta ad arrendersi, oggi non saremmo qui a discutere le condizioni minime per un negoziato. Saremmo qui a discutere soltanto dell’invasione di uno Stato sovrano e possiamo tutti immaginare con quali conseguenze. 

Cari colleghi,
pace non significa resa – come il Presidente Putin sembra suggerire con le sue ultime dichiarazioni. Non è così. Confondere la pace con la sottomissione creerebbe un pericoloso precedente per tutti. La Conferenza di oggi rappresenta un’iniziativa coraggiosa, che smantella certe narrative o propagande. Nessuno può mettere in discussione l’importanza assoluta dei tre temi cruciali di interesse globale che sono stati discussi oggi – sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e dimensione umana, in particolare il ritorno dei minori sfollati. Sono importanti per tutti noi, e penso – anche sulla base della discussione odierna – che ci sia tanto che possiamo costruire a partire da qui.
L’Italia ha sempre fatto la sua parte, e non intende sfilarsi. Tuttavia, abbiamo bisogno di unire tutti i nostri possibili sforzi, per aiutare l’Ucraina a guardare al futuro. E’ esattamente ciò che abbiamo fatto al Vertice del G7 sotto la Presidenza italiana, in occasione del quale abbiamo raggiunto un accordo per mettere a disposizione di Kiev, entro la fine dell’anno, un ulteriore sostegno finanziario pari a circa USD 50 miliardi, valorizzando le entrate straordinarie  derivanti dai beni sovrani russi immobilizzati. E’ un risultato estremamente significativo, frutto di un grande lavoro di squadra realizzato dai Leader dei G7.

Caro Volodymyr, sono qui per dirti che puoi continuare a contare su di noi, per tutto il tempo necessario. Continueremo a compiere ogni possibile sforzo per far proseguire l’impegno di tutti i partner internazionali, perché anche loro stanno patendo le conseguenze globali di questo conflitto. Intendiamo fare tutto ciò che ci è possibile per trasformare un futuro di pace e libertà per l’Ucraina in una realtà.
Grazie.

La circolazione del video tra gli ucraini

Il video e citazione falsa sono stati condivisi da entrambi gli schieramenti.

Alle ore 12:30 del 16 giugno 2024, il canale ucraino EspresoTV pubblica un tweet con la falsa citazione:

Якщо Росія не погодиться на умови за підсумками Саміту миру, ми змусимо її здатися, – прем’єрка Італії Мелоні

Il 17 giugno (ore 10:03), l’opinionista di EspressoTV Yuri Fizer (Юрій Фізер) pubblica sul proprio profilo Facebook una rettifica della traduzione:

La pubblicazione del video più datata che abbiamo riscontrato riguarda un tweet del sito Informator.ua, delle ore 12:36 del 16 giugno 2024:

Джорджа Мелоні на саміті миру підтримала Україну. “Якщо Росія не погодиться на мир, ми змусимо її здатися”, – сказала вона.

Nello stesso orario, le 12:36 del 16 giugno 2024, il video e la citazione falsa vengono condivisi dal canale Telegram bielorusso Nexta:

«Важно объединить все усилия по защите Украины. Если Россия не соглашается с условиями, мы заставим их сдаться», — премьер-министр Италии Мелони.

Sempre il 16 giugno, un altro video viene condiviso dal canale ucraino Freedom_TV. La traduzione simultanea è diversa e con un’altra voce, mentre rimane la falsa citazione.

La circolazione dai canali russi

Intorno alle ore 13:38 (T16:38:43+0300 secondo i metadati), il sito russo TopWar.ru pubblica un articolo con la falsa citazione:

La falsa citazione risulta condivisa nel canale Telegram Colonelcassad (oltre 800 mila iscritti) di Boris Rozhin, un “esperto militare” spesso ospite dei canali russi. Il post risulta modificato per rettificare la falsità:

Sempre su Telegram, si riscontra un post del canale italiano “WarZone – News” (@Russia_Nato_Israele_Palestina):

“Se la Federazione Russa non sarà d’accordo con i punti di pace che le verranno presentati, la costringeremo alla resa”, ha affermato il primo ministro italiano Meloni.

A quanto pare è ancora sotto l’influenza della scorta di Zelensky dell’ultima sera.

Giorgia, torna in Italia e vedi come sta Lampedusa, miss BLOCCO NAVALE

Non è chiara l’origine del video

La lingua del traduttore risulta essere ucraina, ma con un accento russo. Al momento, in mancanza di un watermark o di qualcosa che permetta l’identificazione, non risulta possibile individuare la prima pubblicazione e il soggetto che ha operato alla sua realizzazione.

Benché i media ucraini abbiano condiviso la citazione falsa prima dei russi, c’è qualcosa di curioso. Il video di “WarZone – News” proviene dal canale serbo @SLOVENSKIMEDVED, dove l’ora di pubblicazione (12:24) risulta precedente a quella degli ucraini riscontrati nella ricerca. Nei sottotitoli in serbo leggiamo «Se la Russia non sarà d’accordo, la costringeremo ad arrendersi».

Conclusioni

La citazione attribuita a Giorgia Meloni risulta del tutto falsa. Non si conosce l’origine esatta della falsa traduzione e del video che la riporta (in lingua ucraina con accento russo). Di fatto, il contenuto fuorviante è stato condiviso da serbi, ucraini e russi per lodare o attaccare Giorgia Meloni.

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