Le due denunce dopo la lite tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì. L’accusa al personal trainer «aggressivo». Il video e gli insulti

A far scoppiare lo scontro tra l’attrice e il suo ex marito sarebbe stata una battuta della figlia di lui. Poi l’intervento di Claudio Pallitto e i graffi per il cellulare

Dopo la lite al ristorante tra l’attrice Micaela Ramazzotti e il suo ex, il registra Paolo Virzì, sono due le denunce presentate ai carabinieri della stazione Aventino. Due versioni contrapposte raccontate in un confronto dall’agenzia Adnkronos che permettono di ricostruire con ulteriori dettagli che cosa sia successo alcuni giorni fa, quando alle 10 di sera sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare la calma. Una lite in cui sono stati coinvolti anche il nuovo compagno dell’attrice, il personal trainer Claudio Paliltto e la figlia 35enne di Virzì, Ottavia.


La versione di Micaela Ramazzotti

Micaela Ramazzotti ha raccontato ai carabinieri che si trovava con sua figlia e il compagno al ristorante «Insalata ricca» in piazza Albania. I tre erano seduti ai tavoli all’esterno, quando a un certo punto ha incrociato il suo ex marito, con sua figlia e il loro figlio piccolo. «Si sono avvicinati a noi e la figlia ha rivolto qualche battuta nei miei confronti – racconta l’attrice – Ho chiesto a mio figlio di avvicinarsi a me, ma Ottavia e il padre glielo impedivano. A quel punto la figlia ha iniziato a riprendere la scena e ad aggredirmi verbalmente. Il mio fidanzato si è interposto perché la situazione si stava scaldando, dato che il mio ex iniziava a minacciarmi e a insultarmi con parole come “m..da… fai schifo”».


Ramazzotti continua spiegando di aver preso di forza il telefono di Ottavia Virzì e di averlo scaraventato per terra. E gli animi si sono ulteriormente scaldati: «Il mio ex marito cercava di aggredirmi e il mio fidanzato tentava di parare i colpi col suo braccio». Nelle prime ricostruzioni, alcuni testimoni avevano parlato di sedie lanciate e piatti che volavano durante lo scontro. Ma l’attrice nega, accusando ancora la figlia del regista: «Nel tentativo di riprendersi il telefono mi ha graffiato il braccio». Come tutti i coinvolti nella vicenda, tutti si sono fatti refertare possibili ferite riportate nella lite. Per l’attrice i medici hanno indicato cinque giorni di prognosi per lievi escoriazioni.

La versione di Paolo Virzì

Nella sua denuncia, il regista Paolo Virzì ha confermato che la figlia aveva iniziato a fare un video, ma l’intenzione sarebbe stata solo quella di documentare l’aggressione. Da quella lite, anche il regista e sua figlia hanno riportato ferite guaribili in cinque giorni. «Martedì sera stavo passeggiando con i miei figli in cerca di un ristorante dove cenare – ha detto il regista ai carabinieri – quando da uno dei tavolini siamo stati attirati dagli insulti della mia ex moglie. Passando davanti al ristorante “L’Insalata Ricca” in piazza Albania, ho visto mia figlia minore seduta a uno dei tavolini fuori con la madre e il compagno. Volevo salutare la bambina, quindi mi sono avvicinato con nostro figlio. Immediatamente sono stato affrontato dal compagno della mia ex che si è frapposto in modo aggressivo».

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