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Il requiem di Davide Casaleggio al Movimento 5 Stelle: «Sta morendo, è sotto gli occhi di tutti»

21 Giugno 2024 - 21:03 Massimo Ferraro
L'intervista del figlio del fondatore del M5s a Otto e mezzo: «Si sta cambiando qualche regola qua e là senza capire che viene meno anche l'identità»

«Il Movimento 5 stelle sta sicuramente morendo, già si vede dal punto di vista dei risultati elettorali, è sotto gli occhi di tutti». Non ha dubbi Davide Casaleggio, figlio del fondatore del M5s Gianroberto, sul destino della creatura politica lanciata dalla sua famiglia nel 2009 insieme a Beppe Grillo. Casaleggio jr.,  proprietario della Casaleggio Associati e presidente dell’Associazione Rousseau, si è separato dal Movimento nel 2021 ed è convinto che i cambiamenti lo abbiano indebolito invece di rafforzarlo.« Vedo che spesso si parla di nuove regole, modi e leader, persone da sostituire. In realtà si parla di un modello che era pensato in un altro modo, con regole che interpretavano dei principi e che definivano un’identità. e che ora è stata abbandonata, e lo hanno capito anche gli italiani che non lo hanno più votato», la sentenza di Casaleggio nell’intervista su La7 a Otto e mezzo, «è un tema di struttura, e pensiamo al Movimento come una barca a vela ha bisogno di una squadra che gestisca tutto, e va lenta ma lontano. Dall’altra parte si ha un motoscafo che va dritto all’obiettivo ma ha bisogno di benzina, quindi di finanziamenti pubblici. Oggi si sta usando una barca a vela tirando giù le vele e pensando di navigare col motore d’emergenza». Casaleggio ha poi difeso la piattaforma Rousseau: «Non è un problema di Rousseau, si può usare qualsiasi tipo di tecnologia, ma di partecipazione dal basso, chi sceglie i parlamentari da mandare, come spendere i soldi del Movimento. Oggi quello del Movimento è un meccanismo centralizzato». Le nuove critiche a chi sta guidando oggi i 5 Stelle, nella figura di Giuseppe Conte, arrivano negli stessi giorni dello scontro dell’ex premier con Beppe Grillo.

L’elogio a Di Battista e Raggi

Casaleggio difende poi chi ha rappresentato i 5 Stelle ed è rimasto coerente alla vecchia identità del Movimento. «Apprezzo molto Virginia Raggi, Alessandro Di Battista e molti altri rimasti fedeli a sé stessi di idee ed azioni che hanno compiuto», prosegue l’imprenditore, «il tema reale è che il Movimento è andato sempre bene finché è stato innovatore. Oggi si è persa la spinta dell’innovazione e ci si è adagiati sulla sopravvivenza stessa del Movimento. L’obiettivo finale non può essere l’esistenza di un’organizzazione, deve essere più alto». Tra gli ospiti di Lilli Gruber anche Andrea Scanzi, che non è d’accordo con la lettura del presidente della Casaleggio Associati: «Conte è l’unico che in questo momento può tenere a galla il partito. Chi lo dice che tutti voterebbero in massa i 5 Stelle se tornasse Raggi? L’unico che potrebbe riportare i voti dei “talebani” dei 5 stelle è Di Battista, ma non ha nessuna intenzione di tornare». E Casaleggio jr ha intenzione di ritornare nel Movimento? «Ho dedicato 15 anni di volontariato civico al Movimento 5 Stelle. Adesso mi sto divertendo con i miei bambini e alcune attività imprenditoriali che mi stanno prendendo tanto tempo», risponde perentorio.

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