Trovata morta la psicologa Vera Slepoj, uccisa da un malore in casa
È morta per un malore improvviso nella notte la psicologa e scrittrice Vera Slepoj, trovata senza vita nella sua abitazione a Padova dove viveva da sola. La studiosa da poco aveva compiuto 70 anni. Nata a Portogruaro, nel Veneziano, si era laureata all’Università di Padova con una tesi sulla «Devianza e i meccanismi di controllo di una società attuale». E si era poi specializzata in psicoterapia individuale e di gruppo, oltre che in sofrologia medica. A partire dagli anni Ottanta ha avviato la sua carriera di divulgatrice scientifica, prima con una sua rubrica sulla rivista Riza Psicosomatica, poi collaborando con diversi quotidiani e periodici. Già docente di Sociologia della Salute all’Università di Siena, è stata psicoterapeuta del Palermo calcio alla fine degli anni Novanta. È stata presidente della Federazione italiana psicologici e dell’International Health Observatory, oltre che di tutte le commissioni miinsteriali per l’attivazione dell’ordine professionale degli psicologi. Slepoj aveva tentato anche la carriera politica. Nel 1999 si candidò con Alleanza Nazionale alle Elezioni Europee da cui ottenne circa 7 mila voti, che però non bastarono per farla eleggere. Poi si è candidata per il Senato con l’Udc. È stata consigliere del ministero della Comunicazioni dal 2002 al 2006. E poi assessore alla cultura per la provincia di Padova dal 1999 al 2004. È stata autrice di 11 libri, di cui uno tradotto in francese.
Il cordoglio del ministro Gennaro Sangiuliano
«Apprendo con grande dolore la notizia della scomparsa di Vera Slepoj – commenta il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – Una donna coraggiosa, una studiosa e psicologa di valore, una scrittrice e opinionista che ha saputo indagare con profondità e arguzia l’animo umano e la nostra società. Avendone apprezzato le doti e la sua sensibilità culturale, le chiesi di far parte del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo del MiC. Mancherà molto al suo Veneto e all’Italia intera. Alla famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze mie personali e del Ministero».