La direttrice che urlava alle commesse «fatevela addosso» si difende: «Ho esagerato, ma non vieto di andare in bagno. Quel posto è un incubo»
Prova a difendersi la direttrice del supermercato Md di Brandizzo dopo la bufera scatenata dalla diffusione del suo messaggio vocale alle commesse. Alle dipendenti Luana Perna, 42 anni, intimava: «In bagno non si va più. Fatevela addosso, mi avete rotto». La donna parla alla Stampa dallo studio del suo avvocato Andrea Bertano. E spiega che quando ha mandato quel messaggio «ero fuori di me». Uno sfogo durissimo, di cui ora in parte si pente: «Ammetto che posso aver esagerato nei toni, ma è il mio carattere. Io sono diretta e spiccia, può essere un pregio, ma anche un difetto qualche volta. Non volevo offendere nessuna delle dipendenti, ma quel giorno mi avevano fatto andare fuori»·
Perna nega di aver vietato alle dipendenti di andare in bagno: «Non potrei nemmeno farlo». Però dice che i sindacati avrebbero detto alle commesse che potevano usare i servizi igienici quando volevano senza avvertirla. E lei dice che non si può: «Perché io devo sostituire chi è in cassa, oppure la chiudo. Ma devo saperlo, perché se una ragazza va in bagno senza dirmelo, scivola e si fa male chi ne risponde?». In quell’occasione Perna avrebbe chiuso l’antibagno «dove sono custoditi i tablet che usiamo per lavoro e gli armadietti personali, giusto per evitare che sparisse qualcosa».
L’ex direttrice racconta che ci sono state occasioni in cui qualcuno è stato sorpreso a «portare via roba anche tra gli addetti. Ma mi fermo qui». Di certo per lei quel punto vendita «è un incubo. È stato certo un anno e mezzo fa e io avevo una pressione addosso che non mi faceva dormire la notte». Perna respinge le accuse delle dipendenti, a cominciare dalle minacce che avrebbe detto a una «ti butto sotto una pressa». Sostiene di aver sempre avuto un rapporto amichevole con tutte e di averle sempre difese. Ora però ha deciso di mettersi in ferie: «E poi tornerò al lavoro. E tutto quello che succederà passerà attraverso comunicati di servizio e lettere di richiamo». Ma niente più vocali.