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A Capri torna l’acqua potabile dopo ore di stop, il caos dei turisti bloccati a Napoli: cosa era successo

22 Giugno 2024 - 17:50 Redazione
A partire dalle 18 riprende la fornitura d'acqua potabile per l'isola, dopo che per tutto il giorno sono stati respinti i turisti

L’erogazione di acqua potabile a Capri dovrebbe tornare alla normalità alle 20 circa di oggi, secondo il prefetto di Napoli. Ma già dalle 18 secondo l’azienda Gori il servizio torna a funzionare. Ci vorranno altre ore perché la situazione torni come prima sull’isola, dove da questa mattina il sindaco Paolo Falco ha fermato tutti gli arrivi, turisti compresi. Colpa di un guasto alla rete idrica, come lo stesso prefetto ha spiegato alla fine della riunione del Comitato coordinamento soccorsi. Si sarebbe trattato di una bolla d’aria nella condotta dalla terraferma, che aveva di fatto bloccato le forniture di acqua potabile per Capri. A provocare la bolla d’aria, sarebbe stata una falla scoperta lo scorso giovedì 20 giugno alla condotta adduttrice, che serve anche la penisola sorrentina.

Il sindaco dalle 9 di oggi sabato 22 giugno si era visto costretto a respingere i traghetti carichi di turisti in partenza da Napoli. Il divieto era necessario perché altrimenti, ha spiegato il primo cittadino caprese, non avrebbe potuto garantire i servizi essenziali. Soprattutto alla luce del fatto che nel weekend ormai estivo, l’isola viene letteralmente invasa dai visitatori provenienti da tutto il mondo. E già in poche ore si erano create le prime file lunghissime di turisti alle biglietterie per gli imbarchi, a cominciare dal Molo Beverello a Napoli. Alcune navi già partite sono state costrette a tornare indietro cariche di passeggeri. Al Beverello le compagnie stanno rimborsando centinaia di biglietti. Mentre altri turisti hanno preferito cambiare il proprio tragitto, scegliendo escursioni alternative per Ischia, Sorrento e la Costeria Amalfitana.

In molte parti dell’isola, l’acqua risultava presente. Ad essere rimaste a secco erano principalmente alcune zone di Anacapri. La rete tuttavia era rifornita dai serbatoi locali: l’acqua a disposizione era dunque limitata, e il timore è che senza rifornimenti dalla terraferma si esaurirà. La società idrica Gori, responsabile della fornitura idrica sull’isola di Capri, aveva spiegato che «sono in corso tutti gli approfondimenti e le verifiche per risolvere le criticità e ripristinare il servizio». Il disservizio sarebbe dovuto al guasto improvviso alla condotta adduttrice che serve la Penisola Sorrentina e l’Isola di Capri, verificatosi giovedì 20 giugno presso la Strada Statale 145, nel comune di Castellammare di Stabia. L’azienda Gori aveva spiegato che i lavori di riparazione «sono stati completati nei tempi previsti. Tuttavia, alla riapertura del flusso idrico, si sono presentate problematiche tecniche che determinano ancora carenze idriche in diverse località dei comuni della Penisola Sorrentina e nell’intera isola di Capri».

La nota dell’azienda

«Questo episodio è l’ulteriore riprova della vetustà della rete idrica del Paese che necessita di un rapido ammodernamento», scrive Gori in un comunicato, annunciando la fine dell’emergenza e il pieno recupero in serata, «il raddoppio della conduttura sottomarina che garantisce l’acqua a Capri portandola da Castellammare di Stabia è stato sollecitato da Gori presentando un adeguato progetto al Programma Nazionale Infrastrutture Strategiche del Ministero dei Trasporti per ottenere i finanziamenti necessari. Un progetto da 18 milioni di euro che mira a garantire la sicurezza e la continuità del servizio idrico». Dichiara l’amministratore delegato Vittorio Cuciniello: «Eventi come quello che si è verificato sulla condotta per Capri dimostrano dunque la necessità di investire sul settore idrico del Paese e sui sistemi predittivi di manutenzione che evitano fenomeni analoghi. Gli strumenti tecnologici non mancano, a cominciare dall’intelligenza artificiale che oggi è usata in larga scala anche in questo settore. Ma tutto questo richiede forti investimenti e chiari e costanti mezzi per finanziarli».

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