La lettera anonima che punta il dito contro la Mercedes: «Stanno provando a sabotare Lewis Hamilton»

Il team principal Toto Wolff ha tuttavia respinto con forza le accuse

Una lettera anonima, arrivata nella casella postale dei giornalisti di Formula 1 e di vari membri del paddock, ha accusato il team della Mercedes di sabotaggio nei confronti di Lewis Hamilton. A motivare il presunto astio, sarebbe l’accordo tra il sette volte campione del mondo e la Ferrari, che verrà ufficializzato nel 2025. L’accusa contenuta nella missiva, tuttavia, è stata respinta con stizza dal team principal, Toto Wolff, che ha dichiarato: «La mail non proviene da un membro della squadra. Quando riceviamo questo tipo di messaggi, e ne riceviamo a tonnellate, è sconvolgente, soprattutto quando c’è qualcuno che parla della morte e di cose così. Per questo c’è la polizia che sta indagando, stiamo ricercando l’indirizzo IP ed effettuando ricerche sul telefono. Gli abusi online devono essere fermati. Le persone non possono nascondersi dietro i loro telefoni o i loro computer e abusare dei team o dei piloti in questo modo».


Il contenuto nel messaggio

A far imbestialire Wolff è stato il seguente testo, che proverrebbe da un membro della squadra: «Alcuni di noi sono scontenti del sabotaggio sistematico di Lewis e della sua macchina, della sua strategia gomme, delle tattiche di gara e delle ripercussioni collegate alla sua salute mentale. Lewis è tagliato fuori e stanno accadendo alcune cose subdole di cui le persone devono essere informate. Fate le domande e la verità verrà a galla, troverete tutto nei dati. Con l’eccezione di Bono (Peter Bonnington, ingegnere di pista di Hamilton) e di quelli che amano Lewis, tutti gli altri sono su un sentiero pericoloso che potrebbe essere rischioso per la vita di Lewis, degli altri piloti e persino del pubblico. La strategia di montargli gomme fredde è una condanna a morte».


Le reazioni

Quando è stato richiesto un commento a Hamilton, il pilota ha sostenuto di non aver letto il messaggio in questione. Ma ci ha tenuto a difendere il team: «Se si guarda al passato, siamo sempre stati una squadra forte, abbiamo sempre lavorato molto duramente insieme. Facile farsi prendere dalle emozioni. Abbiamo bisogno di sostegno, non di negatività. L’obiettivo è vincere ma questo dipende da tante cose». Ha fatto eco, ancora una volta, Wolff: «Non so cosa pensano alcuni teorici della cospirazione e alcuni pazzi là fuori. Lewis fa parte della squadra da 12 anni. Abbiamo un’amicizia. Ci fidiamo l’uno dell’altro. Vogliamo finire alla grande. Vogliamo celebrare la relazione. Per il titolo Costruttori bisogna far vincere entrambe le vetture. Quindi, a tutti questi fuori di testa dico: prendete uno strizzacervelli. Non ho alcun rispetto per chi si nasconde: vieni fuori, accetteremo le critiche e discuteremo. Ma non nasconderti. Se vengono inviate e-mail o vengono utilizzati numeri di telefono per questi messaggi, allora per me gli scherzi finiscono e continueremo a perseguire la questione, indipendentemente dal fatto che ciò abbia successo o meno. Ci sono dei limiti a certe cose».

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