Morte Satnam Singh, il proprietario dell’azienda agricola Renzo Lovato è indagato dal 2019 per reati di caporalato – L’esclusiva di La7

Insieme a lui, altri 14 imprenditori della zona hanno ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini

Per la morte di Satnam Singh, Antonello Lovato è sotto inchiesta per omicidio colposo, omissione di soccorso e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Oggi si scopre invece che suo padre, Renzo Lovato, è indagato dal 2019 per caporalato. Lo rivela il Tg La7 nell’edizione delle 20 di sabato 22 giugno. Secondo l’avviso di chiusura delle indagini preliminari, il rappresentante legale dell’Agrilovato società cooperativa agricola e il suo socio, Massimo Varelli, avrebbero recuperato manodopera per i campi grazie all’intermediazione di un caporale indiano, tale Uttam Paul. I braccianti sarebbero stati sottoposti a condizioni di sfruttamento, «approfittando del loro stato di bisogno». Il pagamento a cottimo molto al di sotto degli 8,65 euro, il minimo previsto dai contratti collettivi per la provincia di Latina. Secondo gli inquirenti sarebbero anche responsabili della violazione continua della normativa sull’orario del lavoro: gli operai provenienti dall’India lavoravano oltre 48 ore alla settimana, «senza alcuna corresponsione degli straordinari».


E ancora, i giudici contestano il mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza e igiene: niente bagni, in azienda, per i lavoratori, niente camerini per il cambio dei vestiti, niente docce, rubinetti d’acqua e «luoghi idonei alla consumazione dei pasti». Infine, gli inquirenti hanno segnalato la condizione «degradante» degli alloggi. «È emerso che i lavoratori venivano di fatto costretti a lavorare anche sotto la pioggia, venivano trasportati in sovrannumero sul luogo di lavoro a mezzo di veicoli spesso soggetti a guasti che ne pregiudicano anche la sicurezza, condotti e alloggiati in strutture fatiscenti dietro compenso economico mensile di 100, 110 euro» per ciascun lavoratore. L’inchiesta sul proprietario dell’azienda che fa agricoltura intensiva di frutta e ortaggi di stagione è rinominata Jamuna, nome di un fiume indiano del Punjab: è la regione da cui provengono la maggior parte dei braccianti impiegati nell’Agro Pontino. Assieme a Renzo Lovato, altri 14 imprenditori di Terracina, Sabaudia e del Circeo hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. Adesso, si attende la data dell’udienza preliminare che deve essere fissata dal Gup.


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