Pride, la maggioranza contro le piazze Lgbt. La deputata FdI Varchi: «Le loro rivendicazioni non diventeranno mai legge»

Per la leghista Figuccia, invece, si tratta di «una manifestazione pittoresca» che «rasenta il reato di atti osceni in luogo pubblico»

L’onda Pride – locuzione che ormai definisce la serie di manifestazioni che durante il mese di giugno animano le città italiane e del resto del mondo -, oggi ha attraversato nove Comuni. Da Palermo a Vicenza, decine di migliaia di cittadini sono scesi in piazza per chiedere il riconoscimento di più diritti civili per la comunità Lgbtqia+. Contestualmente, dal centrodestra arrivano le critiche ai cortei. La più dura è quella della deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, siciliana di Palermo. Esattamente un anno fa, fece parlare di sé in quanto relatrice della legge per rendere la gestazione per altri un reato universale. Oggi, 22 giugno, scrive su Facebook: «Garantisco che nessuna delle rivendicazioni del Pride diventerà mai legge, così come abbiamo promesso ai nostri elettori quando ci siamo presentati alle elezioni».


«Anzi – rincara – stiamo lavorando a provvedimenti che vanno in direzione contraria all’ideologia lgbt, come l’istituzione del reato universale di maternità surrogata». La prima a replicare dalle opposizioni è Alessandra Maiorino. In una nota, la senatrice del Movimento 5 stelle afferma: «Le parole di Varchi smascherano definitivamente il disegno dell’estrema destra al governo: fomentare l’odio verso la comunità Lgbtqia+ attraverso una criminalizzazione indiscriminata e infondata. Varchi sa bene che il 90% delle coppie che accedono alla gravidanza per altri sono etero, quindi mente consapevolmente, ed è gravissimo. Quello che invece davvero non sa, è che il Pride è un luogo di libertà inclusiva per tutte e tutti, all’opposto di quel modello unico e asfissiante cui aderisce lei, che vorrebbe riportare l’Italia all’età della pietra».


Figuccia (Lega): «Manifestazione pittoresca che rasenta il reato di atti osceni»

Dalla Lega, invece, a scagliarsi contro il Pride è Sabrina Figuccia. La capogruppo del Carroccio al Consiglio comunale di Palermo, città dove oggi si celebra uno dei nove cortei, afferma: «Non comprendo come si possa inneggiare al pride come ad una manifestazione per i diritti di tutti, quando è del tutto evidente che i diritti non c’entrano nulla. Si tratta di una manifestazione che definirei pittoresca e decisamente fuori luogo perché spesso ad essere lesi sono i diritti di tutti coloro che non vorrebbero assistere a quelli che spesso rasentano il reato di atti osceni in luogo pubblico». Sia lei che Varchi associano il Pride a «una manifestazione ideologica della sinistra», criticando gli alleati ci centrodestra – riferimento a Forza Italia? – che invece aderiscono ai cortei della comunità lgbtqia+.

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