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Elezioni comunali, Sara Funaro vince a Firenze: «Sento l’emozione di essere la prima sindaca della città» – Video

24 Giugno 2024 - 17:03 Felice Florio
La nipote di Piero Bargellini, l'ex sindaco dell'alluvione del '66, ha ricevuto la benedizione di Nardella: «Sarà una grandissima prima cittadina»

«Sono nata nel 1976 a Firenze, anno in cui Tina Anselmi fu la prima donna italiana nominata ministro». Con queste parole, Sara Funaro, nelle vesti di assessora di Firenze, si presentava sul sito del Comune. Con la fine della giunta Nardella e il ballottaggio conclusosi oggi, 24 giugno, a Palazzo Vecchio Funaro ci entrerà da prima cittadina. E sarà la prima donna della storia ad amministrare il capoluogo toscano. Con un risultato che supera il 60% delle preferenze, la candidata del Partito democratico ha sconfitto lo sfidante del centrodestra, Eike Schmidt. L’ex direttore degli Uffizi, oggi in aspettativa dal museo di Capodimonte, migliora di poco il risultato del primo turno, quando aveva ottenuto il 32,86% dei voti. Funaro, invece, l’8 e il 9 giugno aveva raccolto il 43,17% dei consensi.

I complimenti di Nardella e la telefonata di Schlein

Il primo a far intendere che la pratica del ballottaggio è stata sbrigata senza patemi per il centrosinistra, è il sindaco uscente Dario Nardella. «C’è un grande salto di qualità rispetto a due settimane fa, ora aspettiamo i dati consolidati però son felicissimo perché è una giornata straordinaria da tanti punti di vista e sono orgoglioso di poter cedere la mia fascia a una donna come Sara: è stata una grande assessora, sarà una grandissima sindaca». Funaro, poco dopo, ha ricevuto anche la telefonata della segretaria Elly Schlein, che si è voluta congratulare con la nipote di Piero Bargellini, l’ex amato sindaco di Firenze durante l’alluvione del ’66. La leader del Nazareno ha appoggiato Funaro durante tutta la campagna, mettendo da parte le divisioni di corrente interne al Pd: la neo sindaca di Firenze, inquadrabile nell’ala riformista dei Dem, aveva appoggiato Stefano Bonaccini alle primarie del partito.

Le congratulazioni di Giani, con vista sulle imminenti elezioni regionali

Anche il presidente della Regione, Eugenio Giani, si congratula con Funaro: «È un risultato molto netto che conferma l’orientamento progressista di centrosinistra di Firenze e la Toscana. Tra il primo turno e questo secondo turno posso dire che più del 60% dei Comuni toscani sono di orientamento di centrosinistra. Rispetto alla destra a livello nazionale la Toscana è punto di riferimento un po’ per tutti». È un buon segnale in vista delle Regionali del 2025? «Direi di sì – afferma Giani – è evidente che se il centrosinistra arriva ad avere quasi due terzi dei sindaci tra i 273 sindaci di questa Regione significa che vi è una conferma e un apprezzamento del lavoro fatto in Regione. Io mi sono sempre definito sindaco tra i sindaci, la mia politica è sempre stata quella di avere un rapporto di squadra molto forte con i sindaci».

Le prime parole di Funaro

Funaro, arrivata nel frattempo al suo comitato elettorale, esordisce con la voce commossa: «Sono un po’ emozionata, lo dico sinceramente. Sento l’emozione grandissima di tutti questi mesi, di essere la prima cittadina di Firenze. È stata una lunghissima e bellissima maratona». La prossima sindaca del capoluogo toscano, accolta da cori da stadio e festeggiamenti nel suo quartier generale, ringrazia Schlein per il sostegno e dedica la vittoria proprio al nonno Piero Bargellini: «Da lontano gli vorrei dire una sua frase che mi è sempre rimasta nel cuore, quando lui diceva di aver fatto talmente tante dichiarazioni di amore per Firenze da doverla sposare. Gli vorrei dire “Oggi nonno la sposo anche io” questa meravigliosa città. Darò tutta me stessa per fare il meglio per Firenze, sarò la sindaca di tutte e tutti i fiorentini». Funaro fa i complimenti all’avversario Schmidt e, infine, invita tutti a partecipare, alle 20 di oggi, ai festeggiamenti in Piazza della Signoria: «Stasera vorrei ritrovarmi con tutti per un abbraccio collettivo. Poi, a partire da domani, si lavora per costruire una Firenze sempre più bella».

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