Kenya, manifestanti assaltano il Parlamento a Nairobi. La polizia apre il fuoco: «Almeno 10 morti» – I video

Tra i dimostranti, che protestano per l’approvazione della legge finanziaria, c’è anche la sorella di Obama. «Mi hanno sparato un lacrimogeno», ha detto in diretta su “Cnn”

Salgono a dieci i dimostranti morti nella capitale del Kenya, Nairobi, dopo l’assalto al parlamento al culmine della protesta contro la legge finanziaria approvata oggi, come riferisce Reuters. Secondo quanto si vede dalle immagini televisive diffuse anche sul sito del quotidiano Daily Nation, una parte dell’edificio che ospita il parlamento è in fiamme. I filmati mostrano, inoltre, diversi parlamentari fuggire dal Parlamento, mentre alcuni deputati dell’opposizione – scrivono i media locali – si sarebbero uniti ai manifestanti. Stando alla ricostruzione del Guardian, la polizia ha aperto il fuoco sulla folla, dopo che i gas lacrimogeni e gli idranti non sono riusciti a disperderla. C’è anche la sorella dell’ex presidente americano di origine keniana Barack Obama, tra i manifestanti colpiti dai lacrimogeni. «Non vedo più niente, mi hanno sparato un lacrimogeno», ha detto in diretta su Cnn Rita Auma. Dopo aver assaltato e dato alle fiamme parte del parlamento, gruppi di dimostranti si sono diretti verso il palazzo della Contea e hanno appiccato il fuoco anche all’ufficio del governatore Johnson Sakaja ed altri uffici amministrativi.


Il parlamento del Kenya ha approvato oggi – martedì 25 giugno – la controversa legge finanziaria 2024 presentata dal governo. La normativa è passata con 195 voti a favore e 106 contrari, dopo che l’opposizione aveva ritirato i suoi emendamenti definendoli «un esercizio inutile», scrive Capital News. Dalle proposte di nuove tasse, in seguito alle proteste di piazza ancora in corso, sono state ritirate le accise del 16% sul pane e del 25% sull’olio vegetale, e l’imposta del 2,5% sul valore delle autovetture. I manifestanti protestano per l’aumento delle tasse in un Paese scosso dalla crisi economica; molti chiedono anche le dimissioni del presidente William Ruto.


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