Nomine Ue, fonti diplomatiche: «Pronto l’accordo sui tre nomi ai vertici delle istituzioni europee»

Ursula von der Leyen incontrerà Giorgia Meloni per provare a incassare il suo sostegno e discutere sul portafoglio riservato all’Italia nella prossima Commissione

I negoziatori di Popolari, Socialisti e Liberali avrebbero trovato un accordo sui tre nomi ai vertici delle istituzioni europee. Lo riferiscono l’agenzia tedesca Dpa e La Stampa. L’intesa prevede un secondo mandato di Ursula von der Leyen alla Commissione, l’ex premier portoghese Antonio Costa alla guida del Consiglio europeo e la premier estone Kaja Kallas come Alto Rappresentante per la politica estera. Un indizio che parrebbe confermare il nome di Kallas arriva dalla Nato. Proprio in queste ore il Segretario uscente Jens Stoltenberg ha annunciato un incontro a due con la premier estone, che si terrà giovedì 27 giugno. Il pacchetto di nomine «è stabile» e «non ci sono altri nomi» in vista dell’accordo atteso al prossimo vertice Ue di giovedì e venerdì a Bruxelles, sottolineano varie fonti diplomatiche a margine del Consiglio Affari Generali in corso in Lussemburgo. Il mandato del socialista portoghese Costa durerà, inoltre, per un periodo iniziale di 2 anni e mezzo – come previsto dai trattati – e spetterà poi ai leader decidere in un secondo momento, precisano le stesse fonti diplomatiche, se prorogare la sua presidenza per i restanti due anni e mezzo. L’intesa si allontana così dalla richiesta avanzata nei giorni scorsi dal Ppe di una staffetta automatica al vertice del Consiglio dopo i primi 2 anni e mezzo.


Incontro von der Leyen-Meloni

La prima voce critica contro l’accordo tra Popolari, Socialisti e Liberali è quella del premier ungherese Viktor Orban: «Va contro tutto ciò su cui si fonda l’Ue. Invece dell’inclusione, si semina la divisione. Gli alti funzionari dell’Ue dovrebbero rappresentare tutti gli Stati membri, non solo la sinistra e i liberali». L’intesa, se confermata, sembrerebbe mettere da parte l’Ecr di Giorgia Meloni. Ma una decisione su quali gruppi andranno a comporre la nuova maggioranza non è stata ancora presa, o quantomeno condivisa. Stando a quanto riportano diversi media internazionali, von der Leyen negozierà direttamente con la premier italiana – non in quanto leader dei conservatori in Ue, ma in qualità di presidente del Consiglio – per decidere quale sarà il portafoglio riservato all’Italia nella prossima Commissione europea. Secondo quanto appreso dalla Faz, nel pomeriggio i negoziatori del Ppe (Kyriakos Mitsotakis e Donald Tusk) dovrebbero avere un colloquio con la Meloni per informarla.


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