Elisir Gatattini, come vivere a lungo e bene con dieci precetti (e cento interviste)
Se c’è davvero un segreto per vivere a lungo e in salute, Silvio Garattini è sicuramente il primo che viene in mente per scoprirlo, vista la mole di interviste che ciclicamente il professore si ritrova a dover rilasciare. L’oncologo e farmacologo da anni viene interpellato puntualmente per commentare l’ultima ricerca scientifica sul tema della longevità, dagli studi che minimizzano le influenze della genetica, fino alle abitudini alimentari tra diete ferree e le mitologiche lezioni di vita dei nonni contadini. Eppure ogni volta che Garattini viene chiamato in causa, sempre sullo stesso tema, il professore non si tira indietro, con consigli più o meno costanti, come il pranzo da attraversare praticamente digiuni. Ripercorrerli tutti può valere anche come allenamento per la mente, cosa che probabilmente Garattini approverà assieme però a una passeggiata da 6 km quotidiana, come quelle che si concede lui e che consiglia ogni volta che se ne presenta l’occasione. E guai ad abusare dei farmaci, se non quelli strettamente necessari
La dieta mediterranea
Nella ricchissima letteratura delle interviste al ricercatore scientifico, l’ultima solo in ordine cronologico è stata rilasciata a Repubblica. Garattini racconta di non prendere farmaci, tranne ovviamente se proprio necessario. Un consiglio che torna nelle cicliche interviste del professore, che dice di volersi tenere alla larga dal «mercato delle medicine». Il segreto qui sta nella prevenzione, dice. E a quindi si resta appesi alle sue labbra per capire come abbia fatto lui ad arrivare lucido e sano alla sua veneranda età. Appena lo scorso marzo al Corriere della Sera, il professore consigliava di seguite la dieta mediterranea «che privilegia frutta, verdura, pesce e carboidrati complessi, consumare poca carne e pochi grassi. L’alimentazione – ricordava il professore – deve essere varia e moderata».
Alzarsi da tavola sempre un po’ affamati
Da parte sua, dice di saltare puntualmente il pranzo. Ed è una preziosa costante nei consigli di Garattini. Il professore a colazione si concede due biscotti e a pranzo al massimo una spremuta di frutta. E poi arriva la cena, leggerissima. Al punto che lui stesso ammette di alzarsi da tavola «con un leggero senso di fame, come consigliavano i nonni». Tra i pochi sgarri, lo zucchero nel caffè che mette volentieri. Insomma, bene la dieta mediterranea, ma anche l’oncologo non sembra esserne un grande fan.
Ma possiamo mangiare anche 5 volte al giorno
Nello stesso mese il professore aveva parlato a Radio Capital, ancora una volta sulla longevità. E lì aveva sciolinato i fatidici consigli sulla dieta parca. In quell’occasione era entrato un po’ più nel dettaglio elogiando la «contrazione calorica», quindi il mangiare poco. Ma poi aveva aggiunto: «Quello che è importante è abituare l’organismo a un ceto regime alimentare. Puoi mangiare anche 5 volte al giorno o una sola, l’importante è mantenere bassa la quantità di calorie ingerite».
La genetica c’entra poco
A Bergamo news lo scorso 13 maggio, il professore commentava una ricerca scientifica da cui emergeva che la longevità non dipende solo dalla genetica. E fin qui era chiaro. Garattini conferma e spiega che sono le abitudini a fare la differenza. Per esempio «non fumare, non assumere droga ed evitare di consumare alcol». E poi torna il consiglio sull’alimentazione: «varia e moderata», per evitare eccessi e ingrassare.
Il segreto della longevità
E quindi si arriva a giugno, con le ultime dichiarazioni a Repubblica. Garattini viene di nuovo interrogato sulla longevità e riparte la sua preziosa lezione di vita. Parole che puntualmente accendono l’interesse del pubblico, vista l’autorevolezza di chi le pronuncia. E intanto il tempo passa, Garattini è sempre in forma invidiabile con la sua dieta parca e i medicinali essenziali, pronto per altre 100 interviste nei prossimi anni su come vivere più a lungo. E chissà che sia proprio questo il segreto della longevità che ancora non era stato scoperto.
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