Sono ancora i soldi di Silvio Berlusconi a fare vivere Forza Italia. Dagli eredi 800 mila euro di donazioni nei mesi prima delle Europee
Sono ancora i soldi di Silvio Berlusconi a tenere in vita Forza Italia la cui eredità politica è stata raccolta da Antonio Tajani, ma la cui cassa è possibile solo grazie alla eredità finanziaria del suo fondatore. Gli eredi diretti, i cinque figli, si sono visti lasciare dal padre oltre a una immensa fortuna anche 90,4 milioni di euro di crediti vantati con il suo partito che però non è in grado di pagare. Quel debito derivava infatti dalle fidejussioni personali che il fondatore di Forza Italia aveva dato alle banche in cambio di anticipi al partito su contributi pubblici che però poi la legge ha abolito. Non potendo ricevere il credito vantato da Forza Italia le banche hanno escusso le fidejussioni e quel credito è diventato quindi in capo a Silvio e dopo la sua scomparsa ai cinque figli eredi.
Versano i cinque figli del Cavaliere, il fratello e per la prima volta pure il marito di Marina
Non solo non è arrivato l’ufficiale giudiziario a pignorare i beni del partito, ma i figli di Silvio hanno addirittura usato un pezzettino della eredità per aiutare finanziariamente Forza Italia anche nel 2024. Tutti e cinque i figli Pier Silvio, Marina, Luigi, Eleonora e Barbara hanno donato al partito ora guidato da Tajani fra marzo e aprile 100 mila euro ciascuno, che è la somma massima che la legge consente di versare a un partito nell’arco di un anno. La stessa cosa ha fatto il fratello di Silvio, Paolo Berlusconi. E per la prima volta 100 mila euro sono arrivati a Forza Italia anche da Maurizio Vanadia, il marito di Marina Berlusconi e padre di Gabriele (2002) e Silvio (2004), che si è sempre tenuto lontano dalle luci dei riflettori che sempre sono stati puntati su quella famiglia. Di lui non si conosce praticamente nulla, nemmeno la data di nascita e la sola cosa nota è che per molti anni è stato primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano.
Il salto di generosità di Marta Fascina (98.700 euro) dopo il lascito del suo compagno
Fra i finanziatori di peso di Forza Italia arriva per la prima volta Marta Fascina, deputata azzurra e compagna di Silvio negli ultimi anni. Fin qui ha versato 98.700 euro, somma notevolmente superiore a quella donata nel 2023 (9.900 euro) e nel 2022 (9.000). Fino al 2024 la Fascina aveva in sostanza pagato e nemmeno intera quella quota mensile (900 euro) che Forza Italia chiede a tutti i suoi eletti in Parlamento. Il salto di generosità della Fascina sembra quindi legato alla quota di eredità che anche lei ha ricevuto come lascito testamentario da Silvio. A lei, infatti, spettavano 100 milioni di euro che secondo gli accordi presi avrebbero dovuto esserle versati in tre o quattro rate. È presumibile che almeno la prima rata le sia arrivata consentendola di scalare la classifica dei finanziatori azzurri.
A Tajani arrivano i contributi anche di Moratti, Pellegrini, Gavio e Scaroni
Dunque gli eredi Berlusconi (anche il fratello Paolo lo è) hanno versato in tutto poco meno di 800 mila euro a Forza Italia da inizio anno. La somma è davvero consistente se si considera che fra autotassazione dei parlamentari e donazioni di persone fisiche (anche manager e imprenditori) e società il partito di Tajani da inizio anno ha raccolto in tutto 2.064.861 euro. Fra i principali finanziatori ci sono la candidata alle europee Letizia Moratti (20 mila euro), l’ex presidente dell’Inter, Ernesto Pellegrini (20 mila euro), il presidente del Milan (e di Enel), Paolo Scaroni (30 mila euro), la Sinelec spa del gruppo Gavio (30 mila euro) e la Sistemi X Steel srl dell’imprenditore aquilano Eliseo Iannini (52.500 euro).
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