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Il boom del 2 per mille, i doni degli eletti (ma La Russa ha il braccino corto). Giorgia Meloni si trova 5 milioni di utile e 8,3 milioni in cassa a FdI

26 Giugno 2024 - 21:01 Fosca Bincher
Nel 2023 il partito della premier ha registrato il miglior bilancio della sua storia: ecco i dati

Il primo anno a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni ha portato bene a Fratelli di Italia che nel 2023 ha registrato il migliore bilancio della sua storia, chiuso con un avanzo di amministrazione (l’utile fosse una società) di 4.907.011 euro, quasi dieci volte superiore a quello dell’anno prima (positivo per 492.255 euro). Al 31 dicembre 2023 poi il partito fondato da Meloni aveva una liquidità depositata su conti bancari e postali di 8.371.527 euro, quasi triplicata rispetto ai 2.963.923 euro dell’anno precedente.

Con tutti quei soldi comprati nuovi mobili e computer per la sede del partito

Nei conti approvati dalla direzione del partito (70 votanti sui 111 aventi diritto) il 20 maggio scorso su proposta del segretario amministrativo Carlo Mele, le entrate complessive di Fratelli di Italia sono arrivate a 11,7 milioni di euro grazie a un boom delle scelte dei contribuenti sul 2 per mille Irpef (4.807.551 euro), a un buon risultato del tesseramento (2.878.980 euro) e anche all’autotassazione degli eletti e alle donazioni di singoli o società per un totale di 3.981.968 euro. Grazie ai buoni risultati e all’abbondante liquidità Fratelli di Italia ha strutturato la propria sede acquistando mobili e arredi per 83.875 euro e macchine per ufficio (computer) da 31.115 euro. I dipendenti sono otto e tutti a tempo pieno.

Da Giorgia e tutti i ministri 12mila euro, La Russa versa invece solo la metà

L’autotassazione dei parlamentari eletti prevede secondo le regole di Fratelli di Italia il versamento di mille euro al mese al partito. Così ha fatto la stessa Meloni versando nel 2023 12 mila euro. E come lei hanno fatto leader e membri del governo come Francesco Lollobrigida, Daniela Santanché, Raffaele Fitto, Luca Ciriani, Giovanbattista Fazzolari, Sebastiano Musumeci, Adolfo Urso, Wanda Ferro, Galeazzo Bignami e Gianmarco Mazzi fra i tanti. Qualcosina in meno hanno invece versato il coordinatore del partito Giovanni Donzelli (11 mila euro), Edmondo Cirielli e Alessio Butti (9 mila euro entrambi) e perfino il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che con 6 mila euro ha versato appena la metà di Meloni.

Nella classifica dei generosi Colosimo e Roccella, ma più di loro il deputato pistolero

Al contrario c’è stato chi si è mostrato assai più generoso nei confronti del partito, come la presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo (32 mila euro), la ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Eugenia Roccella (anche lei 32 mila euro) , il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (24 mila euro) e il presidente della commissione cultura della Camera, Federico Mollicone (22 mila euro). Nella top ten dei finanziatori c’è però anche il parlamentare con la pistola di Capodanno, Emanuele Pozzolo, che ha versato al partito 37 mila euro. Il record di generosità verso il partito appartiene però a quattro parlamentari che hanno versato ciascuno 42 mila euro: la pavese Paola Maria Chiesa, l’ex missino Marco Scurria, il coordinatore FdI dell’Emilia-Romagna Michele Barcaiuolo e il sindaco di Lanuvio e deputato Andrea Volpi.

L’oro di via della Scrofa arriva in piccola parte anche a Gioventù Nazionale e all’ECR

Un piccolo rivolo dei tanti soldi incassati è finito anche all’organizzazione giovanile da cui proveniva la Meloni (che oggi si chiama Gioventù Nazionale) e al partito dei Conservatori europei che è guidato dalla premier italiana. Come spiega la nota integrativa «nel corso del 2023 il Movimento ha riconosciuto a Gioventù Nazionale un contributo di euro 342.000,00 per la promozione e il sostegno di iniziative politiche volte a diffondere nel mondo giovanile valori e ideali condivisi da Fratelli d’Italia. Inoltre, Fratelli d’Italia, in ambito europeo, è affiliata al movimento The European Conservatives and Reformists Party (ECR). In virtù di tale rapporto, e per il supporto alle attività di ECR, Fratelli d’Italia nel corso del 2023 ha erogato in suo favore una contribuzione pari ad euro 137.000».

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