Genova, trovano oltre 150 milioni di vecchie lire nella cantina del nonno. Bankitalia: «Non è più possibile cambiarli»

Protagoniste della vicenda due sorelle del capoluogo ligure, che stanno pensando di scrivere a Mattarella: «Ci auguriamo che si riesca a fare qualcosa»

Un sogno che rischia di trasformarsi in un incubo. Due sorelle di Genova hanno travato 158 milioni, nascosti nella cantina del nonno. Ma sono lire, 1.436 banconote da 100mila lire e 88 banconote da 50 e la Banca d’Italia non vuole convertirle in euro. La storia risale a circa vent’anni fa, quando il famigliare delle due è venuto a mancare all’improvviso. «Nostro padre – raccontano all’Adnkronos – ha voluto riscattare l’appartamento. L’abbiamo affittato e messo tutte le cose del nonno in cantina». 


La vendita dell’appartamento e il ritrovamento

Lo scorso anno, anche il papà delle due sorelle si ammala e muore. Quindi, la decisione di vendere l’appartamento. Le due si organizzano per svuotare la cantina. E tra fotografie, ricordi, vecchie cianfrusaglie, la scoperta. «Svuotiamo i bauli, togliamo il vino, iniziamo a fare su e giù per portare via le cose, ma a un certo punto vedo mia sorella con una espressione stranissima», dicono all’agenzia di stampa. Nei pacchi, nascosti in quella stanza, ritrovano «un mucchio di banconote da cinquantamila lire, tutte sistemate in pachi da dieci milioni». 


Il no della Banca d’Italia

Le due sorelle si rivolgono, così, alla Banca d’Italia per chiedere di effettuare il cambio. Ma la risposta è tutt’altro che positiva: «Ci hanno risposto che essendo ormai trascorsi oltre dieci anni dall’entrata in vigore dell’euro, non è più possibile», spiegano.

La lettera a Mattarella

Vista la situazione, le due sorelle stanno pensando di scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al governatore di Bankitalia, Panetta. «Vorrei chiedere a loro e a chiunque possa avere la possibilità di fare qualcosa, di mettersi una mano sulla coscienza, perché le altre nazioni europee continuano a cambiare i soldi del vecchio conio che magari vengono ritrovati casualmente, come nel nostro caso. Come noi ci sono tante altre famiglie e per molti significherebbe poter risolvere tanti problemi. Molti nonni e molti genitori hanno risparmiato per una vita e così si vanificano anche i loro sacrifici. Io davvero mi auguro che si riesca a fare qualcosa», concludono.

Foto copertina: © Rawpixelimages | Dreamstime.com

Leggi anche: