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Julian Assange e l’abbraccio infinito alla moglie Stella Moris dopo 5 anni di carcere: «Bentornato a casa» in Australia – Il video

26 Giugno 2024 - 22:11 Redazione
Il fondatore di WikiLeaks è sbarcato, libero, a Canberra: pungo al cielo e commozione nel rivedere i famigliari. Poi l'inoltro col premier Albanese

È un lungo e caloroso abbraccio alla moglie Stella Moris prima, agli altri suoi famigliari poi, quello cui s’è abbandonato finalmente fondatore di Wikileaks, Julian Assange, dopo essere atterrato a Canberra, in Australia. Liberato dopo 5 anni di carcere grazie a un accordo con il governo Usa, che ha preteso il suo riconoscimento di colpevolezza, Assange è sceso dall’aereo e ha alzato il pugno in segno di saluto verso i giornalisti presenti, mentre la folla lo accoglieva con applausi e grida di «bentornato a casa». Visibilmente emozionato, Assange ha stretto e sollevato la moglie in un lungo abbraccio, seguito da un bacio appassionato, come testimoniano i video che hanno ripreso il suo arrivo. Successivamente, ha incontrato il primo ministro australiano Anthony Albanese, che ha avuto un ruolo importante nelle trattative sotto traccia per liberare il fondatore di Wikileaks. «Il governo ha fatto esattamente la cosa giusta per ottenere un risultato», ha dichiarato il premier, sottolineando l’importanza delle azioni governative per il ritorno di Assange.

La moglie: «Ora Julian non parlerà, gli serve tempo»

«Julian voleva che vi ringraziassi sinceramente tutti. Voleva essere qui. Ma dovete capire cosa ha passato. Ha bisogno di tempo. Ha bisogno di riprendersi. Vi chiedo, per favore, di darci spazio, di darci privacy per trovare il nostro posto», ha dichiarato la moglie di Assange spiegando che il marito, ora libero dopo 5 anni trascorsi in carcere, per ora non parlerà. «Deve abituarsi alla libertà. Qualcuno ieri che ha vissuto qualcosa di simile mi ha detto che la libertà arriva lentamente. E voglio che Julian abbia quello spazio per riscoprire la libertà, lentamente», ha concluso.

Video – Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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