Raffrescamento a pavimento, come funziona l’alternativa green all’aria condizionata scelta da Parigi per il villaggio olimpico
A un mese esatto dalla cerimonia di inaugurazione, tira una brutta aria alle Olimpiadi di Parigi 2024. Mentre mezzo mondo è alle prese con l’ennesima ondata di caldo record – dai 47 gradi a Phoenix, negli Usa, ai 49 di Delhi, in India – anche gli atleti iniziano a preoccuparsi per le temperature in cui potrebbero essere costretti a gareggiare. Il pomo della discordia è la promessa fatta dal comune di Parigi di rendere le prossime Olimpiadi di quest’anno le più «green» di sempre. Un obiettivo che la capitale francese punta a raggiungere attraverso una strategia piuttosto articolata: utilizzare impianti sportivi già esistenti, prediligere il trasporto su fiume (la Senna) a quello su strada e utilizzare materiali edilizi sostenibili, come il legno. C’è un punto di questo piano che preoccupa però molti atleti: l’assenza di aria condizionata negli alloggi del villaggio olimpico.
Come funziona il raffrescamento a pavimento
Secondo un report di Basis, un’associazione inglese per lo sport sostenibile, le Olimpiadi di Parigi 2024 rischiano di essere le più calde di sempre. La colpa è ovviamente del cambiamento climatico, con l’Europa che per giunta si sta scaldando a una velocità quasi doppia rispetto al resto del mondo. Per ridurre l’impronta ecologica degli alloggi che ospiteranno gli atleti olimpici di tutto il mondo, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha puntato su un’alternativa più sostenibile rispetto ai tradizionali condizionatori. Si tratta del raffrescamento geotermico a pavimento, un sistema che sfrutta la differenza di temperatura tra il sottosuolo e la superficie per regolare la temperatura interna di un edificio. Di fatto, si tratta di una fitta rete di tubi installati sotto il pavimento, all’interno dei quali circola acqua refrigerata (o calda, a seconda delle esigenze). Questo sistema sfrutta il principio fisico dell’irraggiamento, in base al quale un corpo caldo cede sempre calore a un corpo freddo. In questo modo, l’impianto di raffrescamento permette di assorbire il calore presente nella stanza quando la temperatura dell’aria supera la temperatura superficiale del pavimento.
Vantaggi e limiti
Il grande vantaggio di questo meccanismo è che permette di usare un unico impianto sia per la climatizzazione estiva che per il riscaldamento invernale. Mentre in superficie la temperatura è influenzata dagli agenti atmosferici e dal cambio delle stagioni, in profondità è relativamente stabile e costante per tutto l’anno. Rispetto ai sistemi tradizionali, inoltre, il raffrescamento a pavimento permette di abbassare i consumi energetici ed evitare i classici sbalzi di temperatura causati dai climatizzatori. Accanto ai vantaggi ci sono però anche due grossi ostacoli. Il primo è strettamente economico, visto che l’installazione di un sistema di questo tipo presenta costi iniziali molto più elevati delle alternative presenti sul mercato. Il secondo limite riguarda poi l’efficacia stessa del meccanismo, senz’altro utile per raffrescare un’abitazione ma non abbastanza per reggere l’urto di forti ondate di calore.
La corsa ai condizionatori portatili
Ed è proprio quest’ultimo punto a preoccupare molti atleti in vista delle Olimpiadi di Parigi. Secondo gli organizzatori, il sistema di raffrescamento degli alloggi del villaggio olimpico garantisce un abbassamento delle temperature di almeno sei gradi rispetto all’esterno. Troppo poco per alcune delegazioni, con gli atleti degli Stati Uniti che già hanno fatto sapere di essere al lavoro per portare con sé alcuni condizionatori portatili. Si tratta di un’opzione che gli organizzatori di Parigi 2024 sconsigliano, ma non vietano. Il Washington Post ha interpellato venti delegazioni nazionali per chiedere come si stessero organizzando. La risposta? Otto Paesi hanno confermato che si attrezzeranno per dotare i propri atleti di condizionatori portatili. Si tratta di Australia, Canada, Danimarca, Germania, Grecia, Italia, Norvegia a Regno Unito.
I Paesi africani restano indietro
Il costo dei sistemi portatili di aria condizionata ricadrà interamente sulle singole delegazioni. Questo significa che le nazioni più povere, che non si possono permettere spese extra, saranno costrette a far dormire i propri atleti in stanze più calde rispetto ai loro concorrenti. «Noi non abbiamo abbastanza soldi», ha spiegato Donald Rukare, presidente del comitato olimpico dell’Uganda, al Washington Post. Nel frattempo, sono gli stessi organizzatori dei Giochi Olimpici a intervenire nel dibattito per cercare di riportare la calma. Gli atleti, ha assicurato il direttore del villaggio olimpico parigino, «saranno in grado di riposare correttamente». La sindaca Anne Hidalgo si è detta dispiaciuta della scelta di alcuni Paesi di non rinunciare all’aria condizionata, aggiungendo di avere «molto rispetto per il comfort degli atleti» ma precisando di avere ancora più a cuore «la sopravvivenza dell’intera umanità».
In copertina: Un edificio del villaggio olimpico di Parigi 2024 (EPA/Mohammed Badra)
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