Il governo tedesco non ha ammesso che non c’è stata nessuna pandemia
Circolano numerosi post sui social secondo i quali il governo tedesco avrebbe ammesso che «non c’è stata una pandemia» da Covid. La presunta prova sarebbero dei documenti che non sembrano dimostrare nulla, diffusi da un economista le cui opinioni sono state giudicate antiscientifiche dai colleghi e riprese da un noto sito specificamente dedito alla produzione di notizie false. Vediamo nel dettaglio perché il governo tedesco non ha ammesso che non c’è stata nessuna pandemia.
Per chi ha fretta:
- Circolano numerosi post sui social secondo i quali il governo tedesco avrebbe ammesso che «non c’è stata una pandemia».
- La notizia viene diffusa da un noto sito di fake news.
- Questo cita un economista allontanato dall’Università di Hannover, dove lavorava, per le sue posizioni antiscientifiche.
- La prova sarebbero dei documenti governativi, ma non è chiaro in che modo questi dimostrino le presunte menzogne o ammissioni del governo.
- Quindi il governo tedesco non ha ammesso che non c’è stata nessuna pandemia.
Analisi
Di seguito una delle pubblicazioni più recenti riscontrate con la narrazione fuorviante:
Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica (anche qui, qui, qui) . Nella descrizione si legge:
Enormi notizie arrivano dalla Germania poiché il governo federale è stato costretto ad ammettere che i cosiddetti “teorici della cospirazione” avevano ragione su tutto durante la pandemia di Covid. Il governo tedesco ammette che non c’è stata alcuna pandemia. Ciò che è significativo è che le autorità sanitarie tedesche, sulla base dei dati ufficiali, sono ora obbligate, in base alla libertà di informazione, a rivelare la natura devastante e gli impatti dei blocchi Covid imposti a 190 paesi, a partire dall’11 marzo 2020. La maggior parte degli studi indipendenti, compresi quelli condotti da Global Research, sono stati oggetto di censura. È significativo che i documenti ufficiali del Ministero della Salute tedesco siano coerenti con i rapporti indipendenti pubblicati nel corso di più di 4 anni relativi ai blocchi per il COVID-19, all’uso obbligatorio della maschera facciale e ai vaccini sperimentali a mRNA. In effetti, secondo i dati del governo tedesco, non c’è stata alcuna pandemia, ma solo un’operazione psicologica di livello militare strettamente coreografata per fare il lavaggio del cervello alle masse affinché accettassero un vaccino sperimentale con conseguenze disastrose. Questi documenti segreti del governo tedesco ottenuti tramite una richiesta di libertà di informazione e la successiva causa legale hanno fatto saltare il coperchio delle bugie sul Covid dell’élite globale ed è di vitale importanza che quante più persone possibile siano rese consapevoli della verità. Sempre più persone in tutto il mondo si stanno svegliando e vedono l’élite globale per quello che è sempre stata: psicopatici squilibrati votati alla distruzione e al dominio.
I post rimandano a un articolo sul sito The People’s Voice. Il sito, precedentemente noto come «News Wire» e «News Punch» è arcinoto per la sua costante produzione di notizie false. Nel 2017, Buzzfeed riportava che il sito era stato il secondo maggior produttore di fake news su Facebook quell’anno. Nel 2018 Poynter fece notare come il sito fosse stato smentito 80 volte.
I «documenti segreti»
L’articolo fa riferimento a dei «documenti segreti» ottenuti ed analizzati dal Robert Koch Institut, l’istituzione centrale del governo federale tedesco nel campo della sorveglianza e della prevenzione delle malattie. Non viene spiegato in nessun modo quali prove sarebbero state ottenute e perché dimostrerebbero la presunta ammissione del governo tedesco. Nel testo viene inserita tra le fonti un tweet del professore di economia – ora allontanato dall’Università di Hannover – Stefan Homburg. L’economista in passato ha paragonato i lockdown istituiti per contenere la diffusione della pandemia al nazismo. Ha criticato le analisi del RKI sostenendo che i dati da esso forniti fossero falsi. Analisi considerata erronea da numerosi colleghi economisti. Nel 2020, l’Università di Hannover ha allontanato il professore per le sue posizioni antiscientifiche.
Il governo tedesco non ha ammesso
Nel tweet, Homburg mostra due screenshot e pubblica un link da cui scaricare i documenti – circa 2.500 pagine in totale – che sono stati in buona parte oscurati. I documenti riportano quanto discusso nelle riunioni tecniche per stabilire come approcciare la diffusione del Covid in Germania tra il 14 gennaio 2020 e il 30 aprile 2021. Gli screenshot dovrebbero costituire una prova schiacciante, ma niente di quello che viene scritto al loro interno dimostra che il governo abbia ammesso l’inesistenza della pandemia. Il primo screenshot riguarda un documento stilato il 16 marzo 2020. Il secondo uno dell’8 gennaio 2021.
La smentita arriva direttamente dalla fonte utilizzata per la falsa narrazione, ossia lo stesso Robert Koch Institut, attraverso un comunicato pubblicato il 25 marzo 2024.
Conclusioni
Circolano numerosi post sui social secondo i quali il governo tedesco avrebbe ammesso che «non c’è stata una pandemia». La notizia viene diffusa da un noto sito di fake news. Questo cita un economista allontanato dall’Università di Hannover, dove lavorava, per le sue posizioni antiscientifiche. La prova sarebbero dei documenti governativi, ma non è chiaro in che modo questi dimostrino le presunte menzogne o ammissioni del governo. Quindi il governo tedesco non ha ammesso che non c’è stata nessuna pandemia.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.