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Basta pellegrinaggi per la Madonna di Trevignano, il Vaticano chiude il caso: «Nessuna apparizione soprannaturale». L’avvertimento a fedeli e santona

27 Giugno 2024 - 15:51 Ugo Milano
Nonostante il decreto del vescovo locale, che già aveva smentito le presunte apparizioni millantante da Gisella Cardia, arriva l'ultima parola dalla Santa Sede

«Constat de non supernaturalitate», cioè nessuna soprannaturalità scrive il dicastero vaticano per la Dottrina della Fede sulle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano. Dalla Santa Sede arriva la pietra tombale sulle iniziative al lago di Bracciano promesse da Gisella Cardia e suo marito. Il comunicato vaticano punta anche a stroncare le varie forme di devozione sviluppatesi attorno alla presunta veggente, avvertendo «i fedeli di astenersi dall’organizzare e/o partecipare a incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi a Trevignano». Il tutto per «riportare pace e serenità», dopo che i pellegrinaggi non si sarebbero mai fermati.

Nessun fenomeno sovrannaturale

L’intervento dell’ex Santo Uffizio arriva per ribadire l’applicazione delle recenti norme generali sulle apparizioni. E per confermare la «validità giuridica» dei risultati della commissione promossa dal vescovo di Civita Castellana, mons. Marco Salvi, che già aveva smentito alcuna apparizione della Madonna. Così recita il comunicato: «Alla luce delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali (17 maggio 2024), in riferimento al Decreto Prot. 01D/2024, emesso da Mons. Marco Salvi, Vescovo di Civita Castellana, in data 6 marzo 2024, d’intesa con questa Istituzione, riguardo alle asserite apparizioni e rivelazioni riferite dalla Sig.ra Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla) e dal Sig. Gianni Cardia, questo Dicastero riconosce la validità giuridica del suddetto Decreto, sia per quanto riguarda il giudizio ivi espresso (constat de non supernaturalitate) sia per le disposizioni indicate» dal vescovo locale.

L’avvertimento del vescovo

Mons. Salvi aveva infatti avvertito con un decreto i fedeli sull’«obbligo disciplinare e spirituale derivante dal pronunciamento ecclesiale di astenersi dall’organizzare e o dal partecipare ad incontri privati e o pubblici (siano essi di preghiera e o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano». E alla veggente chiedeva di «obbedire alle indicazioni ufficiali della Chiesa». Il vescovo aveva poi messo in guardia sul fatto che non ha «alcun valore ecclesiale» il titolo di «Madonna di Trevignano». E non può «essere usato come se lo avesse, anche in ambito civile».

L’augurio per il futuro

Nella sua nota, il dicastero per la Dottrina della Fede si augura nelle conclusioni che «la Beata Vergine Maria, Madre di Gesù, Madre della Chiesa e Madre nostra possa riportare pace e serenità in vista del bene spirituale dei fedeli della parrocchia di Trevignano Romano e del popolo di Dio che è in tutta la Diocesi di Civita Castellana».

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