Milano, investita e trascinata per 300 metri fuori dal coma: «Pensavo di morire ma ora cambia tutto»
È rimasta aggrappata alla vita fino a quando qualcuno non è intervenuto per liberarla, incastrata com’era sotto l’auto che l’aveva investita sulle strisce pedonali insieme a un’amica e trascinata per 300 metri. Il guidatore è stato trovato positivo all’alcoltest e gli agenti di polizia che hanno messo in salvo la vittima dell’incidente hanno poi chiesto rinforzi per evitare il linciaggio dell’automobilista. La 32enne è stata poi trasportata in ospedale: aveva ferite su diverse parti del corpo – arti, testa, torace – e aveva già perso molto sangue. Ma dopo le cure si è risvegliata dal coma farmacologico e ora già pensa alla vita che la aspetta. Nel suo primo contenuto Instagram condiviso dopo il terribile incidente la donna ricorda gli attimi subito dopo l’impatto. «Ritorno su un letto di ospedale dopo due anni e in gravi condizioni. Pezzi di pelle che non ci sono, un’operazione chirurgica da eseguire a breve, un’anca scheggiata, un dito rotto e mentalmente traumatizzata dalla strada. Tutto ciò solo perché stavo attraversando le strisce pedonali. Nella sfiga mi è andata benissimo», si sfoga sui social, postando una foto dal letto d’ospedale al Niguarda di Milano, «io stessa, oltre alle persone che mi circondano, non mi spiego la lucidità e la forza di essere uscita da quel veicolo una volta che è stato sollevato». E continua: «Pensavo di morire? Assolutamente sì Non credevo di poterne uscirne viva. Ne uscirò più forte di prima e con più cog****i del solito. Perché quando vedi in faccia la morte cambi subito la visione di tutto».
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