«Affitto negato perché siamo gay, il proprietario vuole una famiglia tradizionale»; la denuncia di una coppia di Modena

L’agente immobiliare si è giustificata precisando di essere solo un tramite e di non avere alcuna responsabilità sulla decisione del proprietario

«Il proprietario vuole una famiglia: un uomo, una donna e possibilmente un figlio». È questa la risposta che Alessandro Manfredini, un art director modenese, ha raccontato di aver ricevuto da un agente immobiliare che lo avrebbe rifiutato perché gay. Con un post sui social, Manfredini ha riferito quanto successo, spiegando di aver prima contattato l’agenzia immobiliare e di aver fornito le informazioni richieste, tra cui i dettagli sulla persona con cui vive. Pochi minuti dopo, sarebbe stato richiamato dall’agente immobiliare che gli ha però riferito una richiesta ben precisa del proprietario: «Vuole una famiglia…», gli avrebbe detto la dipendente dell’agenzia, scatenando la reazione indignata di Manfredini. Sollecitata su cosa intendesse per famiglia, la lavoratrice gli ha risposto: «Un uomo, una donna e possibilmente un figlio».


L’agente immobiliare: «Io? Faccio solo da tramite»

L’agente immobiliare si è giustificata precisando di essere solo un tramite e di non avere alcuna responsabilità sulla decisione del proprietario. «Capisco che la signora abbia provato ad uscire dalla forte situazione di imbarazzo che si è creata, ma io mi chiedo come sia possibile che oggi, a Modena, un’agente immobiliare si presti a riferire a potenziali clienti del rifiuto da parte di un proprietario a mostrare un appartamento a persone che comunque avrebbero tutte le caratteristiche e le garanzie economiche richieste per poterlo affittare, solo per una presa di posizione palesemente omofoba», ha commentato Manfredini alla Gazzetta di Modena.


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